È allarme rosso nei pronto soccorso degli ospedali Villa Sofia – Cervello di Palermo. Nelle due strutture l’organico è numericamente carente e si registra un quotidiano sovraffollamento, con disagi per i pazienti e per il personale medico ed infermieristico, gravato di grandi responsabilità nel garantire un adeguato trattamento di primo soccorso. A denunciarlo Michele D’Angelo, segretario aziendale della Cisl Fp Palermo Trapani agli ospedali riuniti “Villa Sofia – Cervello”, che ha inviato una nota ufficiale al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, al prefetto di Palermo, Antonella De Miro, oltre che al management aziendale.
“La mancanza di spazi adibiti allo svolgimento del servizio ospedaliero Villa Sofia – Cervello – si legge nel documento – arreca pesanti difficoltà per lo smistamento dei pazienti nei rispettivi reparti. Da questo ne deriva la sosta dei pazienti allocati su barelle nei corridoi, che non solo causa un danno d’immagine alla struttura, ma mette a grave rischio la salute del malato”. Secondo D’Angelo, “è inammissibile che ad oggi le istituzioni non abbiano trovato soluzioni per i pazienti e il personale medico ed infermieristico, penalizzati e trasformati in facili capri espiatori in una situazione di difficoltà e disorganizzazione, legata a scelte non fatte, inadeguate o rinviate a livello politico, costretti a operare con gravi rischi clinici e stress nel gestire le emergenze”.
La Cisl Fp da tempo propone di incrementare il numero dei posti letto a disposizione dell’azienda ospedaliera Villa Sofia – Cervello e di rendere più efficiente la collaborazione da parte dei diversi reparti. “Non basta dichiarare che sono disponibili i fondi per ristrutturare i pronto soccorso – aggiunge D’Angelo – occorre risolvere il problema alla radice”. Per la Cisl Fp è apprezzabile lo sforzo compiuto dal vertice aziendale e dai dirigenti medici nel tentare di ridurre il sovraffollamento con il ricorso a figure come il “bed manager”, mentre sono peggiorative le disposizioni di servizio che aumentano i problemi organizzativi. “In proporzione al numero dei pazienti che rimangono giorni e giorni nei corridoi in barelle in condizioni disumane – prosegue D’Angelo – continua a perdurare la cronica mancanza di personale. Sarebbe inoltre opportuno un sopralluogo per valutare il grado di emergenza e pianificare gli adeguati interventi in maniera tempestiva, senza far ricorso alla straordinarietà come modello organizzativo quotidiano”.
La Cisl Fp chiede un intervento attraverso un tavolo tecnico al quale partecipino le istituzioni regionali, il prefetto di Palermo, insieme ai vertici aziendali. “Va garantito il diritto alla salute agli utenti dei nosocomi Villa Sofia – Cervello – conclude D’Angelo – servono soluzioni immediate”.
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