ROMA (ITALPRESS) – “Locatelli è un grande giocatore e quest’anno l’ha dimostrato. Se poi giochi così con l’Italia all’Europeo, tutto si ingrandisce”. Anche Christian Vieri è rimasto ‘folgorato’ dalla grande performance di Manuel Locatelli, ieri sera assoluto mattatore con la Svizzera e autore di una doppietta. Per l’ex bomber azzurro, però, se l’Italia sta rubando i cuori di tutti agli Europei il merito è del collettivo e del suo tecnico. “E’ una grande Italia, ma è già da due anni che Italia gioca così – spiega ‘Bobo’ Vieri, 47 anni, in occasione della quarta puntata della rubrica Italpress “Primo Piano speciale Euro2020″, condotta da Claudio Brachino – Dopo il disastro della mancata qualificazione ai Mondiali, non era il momento adatto per Mancini per presentearsi ad allenare la Nazionale. Rischiava di fare brutte figure ma Roberto è testardo, molto bravo e sa gestire i giocatori di qualità, tanto da costruire, piano piano, una squadra di giovani con talento. Secondo me è dal 2006 che non c’era un’Italia con questa qualità: c’è un po’ di esperienza e gioventù, oggi come oggi è tra le nazionali più forti del mondo”.
Vieri, ex attaccante di Juventus, Lazio, Inter Milan, Fiorentina e Atalanta, non è rimasto stupito nemmeno di fronte alle scorribande di Domenico Berardi: “Sembra tutto più bello e facile perché sono bravi. Il problema è quando hai giocatori scarsi e non riesci a fare un uno-due, uno stop, un cross… Ora finalmente siamo tornati ad avere giocatori di qualità, che fanno sempre la differenza sin da quando è nato il calcio. Se poi riesci ad averne tanti in una squadra…”.
Vieri, impegnato nel progetto sempre più vincente della ‘BoboTv’, da’ un suo giudizio anche su Ciro Immobile: “Ha cominciato con tanta pressione, con la Lazio fa sempre tanti gol e in Nazionale deve dimostrare la sua grandezza. Ha iniziato alla perfezione, con due due gol in due partite. Ieri ha avuto qualche occasione in più ma va benissimo, l’importante è crearsi le chance. E’ vivo e ha tanta voglia, per noi è decisivo avere un finalizzatore del gioco di squadra”. Detto che il cambio del modulo nel secondo tempo nulla toglie o aggiunge alla squadra (“Puoi giocare a tre o a quattro dietro, quando tutti sono disposti al sacrificio ci sta”), Vieri termina ‘suggerendo’ all’amico Mancini un po’ di turn-over per la sfida di domenica con il Galles: “L’Europeo, come un Mondiale, è duro perché si gioca ogni tre giorni e si spende tanto a livello fisico e mentale. Col Galles, secondo me, Mancini deve far riposare metà squadra”.
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