Il quotidiano romano il Messaggero fa le pulci alle spese della politica siciliana e scopre la trasferta di una nutrita delegazione a Doha per la modica spesa di 700 mila euro. A guidare la nutrita comitiva il presidente Rosario Crocetta, l’uomo della “spentik reviù”, il presidente dell’Ars Ardizzone, il Presidente della III commissione Marziano, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il presidente della Fondazione Federico II Forgione, il senatore Pd Lumia (l’unico a pagarsi la trasferta di tasca propria) ed anche, gradito ospite il console tunisino in Sicilia.
La notizia viene fuori da una interrogazione presentata dal grillino Marco Mangiacavallo, secondo cui la fiera a cui ha partecipato la Sicilia non era stata organizzata dall’emiro del Qatar, ma da uno dei tanti cugini: il deputato 5 stelle chiede, anche se era necessario spendere tanto in un periodo di crisi e quali siano i risultati portati a casa dalla vasta delegazione.
Per Crocetta è stato “un successo”, anche se – come scrive Il Messaggero “le imprese per ricavarne dei profitti dovranno lavorare in perdita per i primi due anni.
Tra le altre spese che appaiono eccessive spunta quella di derattizzazione di Palazzo Normanni, che avviene ogni anno e alla “modica” cifra di 50mila euro: una somma che non basta a “bonificare” del tutto il Parlamento siciliano dagli animali molesti, a giudicare dalla qualità della produzione legislativa.
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