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Via libera dal Cdm al decreto “ponte” per l’assegno unico

ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge “ponte” per l’assegno unico nel 2021.
“Con l’assegno per i figli diventa realtà il primo pezzo del Family Act. Il Presidente Draghi lo aveva promesso e oggi a vincere è l’Italia, con una politica di visione e di investimento nelle nuove generazioni. E’ un impegno chiaro che le famiglie italiane avevano atteso per anni e che finalmente riconosce il valore che ogni bambina e ogni bambino hanno nella vita di tutta la nostra comunità”, afferma la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti.

“Dal primo luglio arriva l’assegno unico per i figli: lo ha deciso il Consiglio dei ministri. In questa prima fase interesserà gli autonomi e i disoccupati, che al momento non percepiscono alcun assegno familiare – commenta Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie -. Vogliamo così dare, da subito, un aiuto concreto ai non garantiti, a coloro che maggiormente hanno subito disagi a causa della pandemia. Si tratta di un’importante accelerazione che il governo ha fortemente voluto imprimere ad una misura strategica che sarà per tutti realtà a partire dal mese di gennaio del 2022.
Le famiglie vanno supportate con determinazione: dopo il Pil dobbiamo tornare a far crescere anche l’indice della natalità. L’Italia deve tornare un Paese che crede nel futuro, e i figli sono la proiezione positiva che ciascuno di noi ha nei confronti del domani”.

“Altro risultato ottenuto, continuiamo a lavorare per portare a casa sempre più provvedimenti utili ai cittadini.
L’assegno unico sarà un supporto concreto a favore anche degli autonomi, delle partite Iva e ovviamente dei lavoratori dipendenti – spiega il ministro degli Esteri Luigi Di Maio -. Mettiamo solide basi e costruiamo mattone dopo mattone l’Italia del futuro: un Paese con più opportunità. È il momento di concretizzare il lavoro di questi mesi, facciamo parlare i fatti”.

“Prende forma una nuova idea di Paese che prevederà, a regime, un sistema universalistico, rivolto ai lavoratori dipendenti, agli autonomi, ai professionisti, agli incapienti, ai percettori di reddito di cittadinanza e continuo, inversamente proporzionale al livello di Isee. Un obiettivo che ci eravamo dati. Un impegno concreto verso le famiglie, che rappresenta un pilastro di un nuovo modello di welfare che stiamo costruendo per i più giovani”, scrive su Facebook il ministro del Lavoro Andrea Orlando.

Redazione

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