Via al SabirFest sulle (s)cortesie: Messina, Catania e Reggio Calabria

Via alla quarta edizione di SabirFest. Tre città, Messina, Catania e Reggio Calabria, per una riflessione condivisa sul tema (s)cortesie per gli ospiti.

Dal 5 all’8 ottobre in Sicilia

Mancano pochi giorni all’avvio della IV edizione di SabirFest, cultura e cittadinanza mediterranea, che, allargando ulteriormente il suo sguardo sul bacino del Mediterraneo, si svolgerà dal 5 all’8 ottobre a Messina a Catania e quest’anno – il 6 e il 7 ottobre – anche a Reggio Calabria.

L’evento è stato presentato in UniMe

L’edizione messinese è stata presentata nei giorni scorsi, all’ateneo peloritano, da Ugo Magno (presidente del Comitato Promotore SabirFest), Katia Pastura (Comitato Promotore SabirFest), Gigi Spedale (presidente di Rete Latitudini), dal prof. Mario Bolognari, (direttore del Dipartimento DiCAM), da Federico Alagna e Guido Signorino (rispettivamente assessore alla Cultura e assessore allo Sviluppo economico del Comune di Messina), da Rita Anchese (delegata dell’ERSU).

Tanti partner istituzionali

SabirFest, organizzato dal Comitato Promotore composto da Mesogea, COSPE onlus, Associazione Musicale Etnea, People on the Move, Sabir srl, con il sostegno dell’Università degli Studi di Messina (coinvolti i Dipartimenti di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali, di Civiltà antiche e moderne, di Scienze politiche e giuridiche e di Economia dell’Università di Messina), il Comune di Messina, Assessorato Cultura, Ersu, Comune di Catania Assessorato alla Cultura, Amnesty International, Forum Austriaco di cultura, è patrocinato dalle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria, dal Comune di Reggio.

SabirFest si svolge sotto gli auspici del Centro per il Libro e in collaborazione con Latitudini Rete siciliana di drammaturgia contemporanea, Naxoslegge, Museo Regionale di Messina, Teatro Bastardo, Corso di Laurea in Linguistica e Traduzione dell’Università di Pisa, Babel Festival di Bellinzona, Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, Accademia delle Belle Arti di Catania, Officine Culturali, Leggerete, Comunità di S. Egidio, Trame di Quartiere, Università degli Studi di Reggio Calabria, Dipartimento di Giurisprudenza ed economia, Museo Diocesano di Reggo Calabria, Clan Off Teatro. Élite Sponsor Caronte&Tourist Gruppo Franza.

Tema Guida

Il tema guida di questa edizione è (s)cortesie per gli ospiti, che sintetizza, con la consueta ironia, l’invito di Sabirfest a riflettere – a partire dalle «(s)cortesi ipocrisie» che arrivano a tradursi in false accoglienze, ingiustizie e violenze – sul senso, il valore e la pratica di quell’ospitalità che accompagna la storia delle genti del Mediterraneo, ma che è sempre più compromessa dalle politiche neocoloniali, dal razzismo e dall’intolleranza.

Il Mediterraneo come fil rouge

Sabirfest – nello spirito del sabir, lingua franca parlata nei porti e sulle imbarcazioni del mediterraneo – pone al centro dell’attenzione questo mare non solo come immenso patrimonio di storia, tradizioni, diversità tra i popoli che lo abitano, ma soprattutto come spazio culturale e sociale unico nel suo genere e determinante per progettare e vivere nuove forme di cittadinanza contro vecchie e nuove ingiustizie, vecchie e nuove preclusioni.

Il festival delle persone

«Un festival – come ricorda Katia Pastura – che non mette in mostra la cultura ma vuol parlare di noi, accendendo i riflettori sulle contraddizioni che viviamo nello spazio mediterraneo, mettendo al centro i diritti».

 

Ospiti illustri per un dibattito e una riflessione sulla complessità dello spazio geografico e umano in cui viviamo, per delineare i percorsi su cui, ormai da quattro anni, la manifestazione continua a viaggiare nell’immaginario e nelle pratiche quotidiane di chi vi partecipa. Strade piazze, edifici storici, teatri, scuole, università, associazioni delle città che lo ospiteranno segneranno le tappe e i punti di passaggio della kermesse, intrecciando i percorsi dei visitatori e dei passanti, che avranno modo così di vivere gli spazi del centro storico in una forma insolita e piacevole di svago, approfondimento e partecipazione.

I luoghi messinesi di SabirFest

Dal 5 all’8 ottobre, a Messina, tornerà, a Palazzo Mariani la rassegna editoriale Sabirlibri, allestita grazie alla partecipazione di oltre 40 case editrici di tutta Italia e quest’anno anche dalla Corsica (la casa editrice Albiana), per un confronto tra le due isole, che, oltre a i propri titoli e le novità, proporranno diverse presentazioni con gli autori, per la sezione A libro aperto, alla Galleria Vittorio Emanuele uno spazio per i più piccoli mentre il Monte di Pietà, Palazzo Mariani e altri spazi dell’ateneo Peloritano, la chiesa di San Tommaso il Vecchio, il Circolo Thomas Sankara accoglieranno gli appuntamenti a comporre il ricco programma di incontri, laboratori, performance teatrali, documentari, tavole rotonde.

Una speciale anteprima “Per abbattere i muri”

Conoscenza, libertà, solidarietà, diritti, le parole chiave, per abbattere barriere e muri: ecco allora che il primo atto del festival si riempie di grande senso simbolico. L’artista siriana Diala Brisly con gli studenti del liceo artistico “Ernesto Basile” di Messina dal 2 al 4 ottobre e con gli studenti delle scuole catanesi dal 5 all’8 ottobre sarà impegnata nella realizzazione di un murales, atto creativo per abbattere i muri.

Anche quest’anno SabirFest si articolerà in diverse sezioni, oltre 60 gli appuntamenti messinesi in programma. E già a partire dal primo giorno, SabirFest si caratterizzerà da una parte come occasione di scambio e confronto, anche interreligioso e dall’altra come luogo in cui approfondire temi e questioni dei nostri tempi.

In anteprima il libro di Khaled Khalifa

Tra i protagonisti di questa edizione, giovedì 5, lo scrittore siriano Khaled Khalifa in dialogo con Lorenzo Casini, ricercatore di lingua e letteratura araba, presenterà in anteprima il nuovo libro, “Non ci sono coltelli nelle cucine di questa città”, in uscita per Bompiani che ne ha concesso un estratto. Oltre alla Siria, gli altri paesi al centro dell’edizione saranno Turchia, Albania, Libia.

Un festival che vuole parlare ai giovani, proponendo un laboratorio sui “Principi fondamentali”, attorno ai temi della costituzione e dell’utopia, condotto dal giornalista di Rai Radio3, Graziano Graziani e sempre gli studenti protagonisti dei consueti “Colpi di Fulmine” quest’anno con lo scrittore calabrese Vins Gallico. Coinvolti gli istituti superiori messinesi “Maurolico”, “Emilio Ainis”, “Basile”, “Seguenza”.

Redazione del Manifesto

La sezione SabirMaydan “piazza” dove dialogare sul concetto di cittadinanza transnazionale nel Mediterraneo, prenderà il via con “L’altro nelle tradizioni e nelle pratiche religiose” confronto interreligioso a più voci e nel corso di questa edizione sarà resa pubblica una dichiarazione, elaborata dalla comunità SabirMaydan, che enuncerà i principii fondamentali del manifesto per la cittadinanza mediterranea in un documento politico su cui sarà avviata una consultazione pubblica.

Partecipazione e integrazione degli ospiti

Parallelamente, scrittori, intellettuali e artisti ospiti del festival, che condividono le istanze contenute nel documento, saranno invitati a produrre testi brevi e/o opere che traducono in altre forme espressive i temi ispiratori del manifesto.

Sempre nella giornata inaugurale Caterina Resta, ordinario di filosofia teoretica dell’ateneo peloritano, rifletterà su “Pensare l’ospitalità”. Tante le sezioni previste come Tradurre il Mediterraneo quest’anno in collaborazione con Babel Festival di Bellinzona, SabirComics con la presenza tra gli altri di Lelio Bonaccorso, Laura Silvia Battaglia.

Le visioni (s)cortesi

Il primo appuntamento sarà dedicato ai “Narranti migranti: ribaltare gli stereotipi” in collaborazione con il Cospecs e il Festival Corto di Sera. Le voci del meridione protagoniste degli spettacoli teatrali per la sezione (s)cortesie plateali, in collaborazione con Rete Latitudini e Teatro Clan Off, si comincia con “Doppio Legame”, di Turi Zinna, produzione Retablo.

la Galleria Teatro Vittorio Emanuele accoglierà il “Barbonaggio teatrale” di e con Ippolito Chiarello. Tra i protagonisti della sezione il cuntista trapanese Gaspare Balsamo, il Premio Ubu Saverio La Ruina, attore, autore e regista calabrese con “Italianesi”.

In programma anche una performance per unire, seppure idealmente e a brodo di una delle navi della Caronte&Tourist, le due sponde dello Stretto, il 7 ottobre, con “Storie di passaggio.Un Mediterraneo da attraversare”, itinerario tra Messina e Reggio Calabria per scoprire il piacere di incontrarsi e raccontare. Non mancherà neppure per questa IV edizione l’entusiasmo e la vitalità dei Sabirici, i giovani volontari arrivati da tutta Italia per dare il loro contributo alla realizzazione del Festival.

Le dediche di SabirFest 2017:

Özlem Dalkiran, impegnata da anni per la difesa dei diritti umani in numerose organizzazioni internazionali. Ha contribuito alla nascita di Amnesty International Turchia, di cui è stata presidentessa per due volte, ed è una dei fondatori di Citizens’ Assembly. Coordinatrice dell’Helsinki Citizens’ Assembly per il programma di aiuto ai rifugiati, e di recente, del Bianet, Independent Communication Network, nel luglio 2017 è stata arrestata senza alcuna motivazione a Istanbul nel corso di una riunione sui diritti umani insieme agli altri partecipanti.

Padre Paolo Dall’Oglio, gesuita, ha fondato in Siria la comunità religiosa al-Khalil ed è un riconosciuto artefice del dialogo tra cristianesimo e islam. Il suo attivismo per la non-violenza e la libertà nei mesi della rivoluzione del 2011, gli ha causato l’ostracismo del governo siriano e nel 2012 ha dovuto lasciare il paese. Il 29 luglio 2013 è stato sequestrato a Raqqa, e da allora non si hanno più sue notizie. A tutte le donne, gli uomini e i bambini che hanno perso la vita cercando di raggiungere l’Europa.

SabirFest chiede Verità per Giulio Regeni