Vescovo Capo Chiesa Evangelica Tedesca Heinrich Bedford-Strohm, ieri a Palermo, dove ha incontrato il Sindaco Leoluca Orlando e l’Arcivescovo Don Corrado Lorefice. Il vescovo ha partecipato alla preghiera inter-religiosa prevista alla Missione di Speranza e Carità per Paul, l’idraulico ghanese che rischia di essere espulso dall’Italia.
Bedford-Strohm si trova in Sicilia per una serie di incontri con realtà ecclesiali, laiche e del volontariato legati ai temi dell’accoglienza, dei diritti dei migranti e delle politiche europee in materia di migrazione.
“I flussi migratori sono un fenomeno storico – ha affermato il Vescovo in una dichiarazione congiunta con il Sindaco Leoluca Orlando – che ha origine nel diritto umano inalienabile alla mobilità, in cerca di di migliori condizioni di vita, in fuga da guerre, povertà e devastazioni climatiche.
In vista del prevedibile aumento dei flussi durante l’estate, è necessario per l’Unione Europea riaffermare i propri valori fondamentali e per i singoli Stati identificare soluzioni che evitino nuove morti nel Mediterraneo, favoriscano la creazione di canali umanitari e supportino la ricerca dei naufraghi e il salvataggio di vite umane. Vi è comunque la carenza di un meccanismo di redistribuzione europea per l’accoglienza dei migranti salvati.”
Da Palermo parte poi un appello rivolto al mondo della società civile italiana ed europea. Con l’invito rivolto a momenti di confronto e discussione che coinvolgano anche i neo eletti al Parlamento Europeo, nel testo che sarà diffuso in italiano, inglese e tedesco, si legge che “Insieme a tanti leader di città e comuni, chiese e società civile, noi affermiamo che: Il 2019 non può essere un anno perso le attività di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo La criminalizzazione delle attività di ricerca e salvataggio deve cessare. Adesso!
Il salvataggio di vite umane in mare deve restare una responsabilità delle autorità pubbliche. Che ne è stato delle operazioni di ricerca e salvataggio da parte dell’Europa? La Germania dia un segnale forte e invii imbarcazioni.
Per la prossima estate è necessaria una soluzione europea di emergenza, un meccanismo provvisorio di distribuzione dei migranti che arrivano in barca. Molte città e comuni in tutta Europa hanno espresso volontà di essere paradisi sicuri“. Facciamo in modo che questo avvenga!
All’interno dell’Unione Europea è necessaria una coalizione di volenterosi – per esempio Stati membro che comincino ad agire oggi e siano interessati a sviluppare una politica migratoria sostenibile. Lasciare che la gente anneghi o rimandarli indietro nei campi in Libia non possono essere opzioni per l’Europa.”
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