Vertenza Blu Jet. Dopo una prima azione di sciopero, promossa da Filt Cgil e Uiltrasporti, alla quale i lavoratori Blu jet hanno risposto con un’adesione di oltre il 90%, nessun riscontro è stato segnalato , né dai vertici territoriali di Blu jet né da parte di Rete ferroviaria Italiana.
“Ci meraviglia la mancata apertura al dialogo da parte di Ferrovie dello Stato – dichiarano Carmelo Garufi e Michele Barresi segretari provinciali di Filt Cgil e Uiltrasporti – dopo una prima eclatante azione di sciopero e vista la tematica, di fondamentale importanza finalizzata a scongiurare il dumping contrattuale all’interno del più grande Gruppo FS.”
“Al silenzio dei vertici, nazionali e regionali, di FS abbiamo invece purtroppo assistito in sede locale a quelli che sembrano tentativi di delegittimazione delle Organizzazioni Sindacali con azioni tese a limitare la legittima protesta dei lavoratori.”
“Un’Azienda pubblica che ha negli obblighi del proprio codice etico trasparenza e legalità , non può non porsi il problema dell’equo trattamento contrattuale tra dipendenti delle società che fanno tutte riferimento al Gruppo FS. Oggi ai circa 80 dipendenti di Blu Jet viene ormai da mesi applicato impropriamente il contratto marittimo sebbene la Società faccia parte di RFI e sia nata, per legge di Stato, al fine di espletare un servizio di continuità ferroviaria per passeggeri nell’area dello stretto. Pur svolgendo di fatto un servizio di continuità territoriale analogo e complementare a quello di RFI Navigazione per il traghettamento dei treni, i dipendenti Blu Jet invece percepiscono un salario inferiore di circa il 40% rispetto ai colleghi che svolgono medesime funzioni e a cui è riconosciuto il contratto delle attività ferroviarie.”
“E’ indispensabile un intervento a sostegno di questi lavoratori nella vertenza Blu Jet – concludono i segretari regionali dei trasporti di Filt Cgil e Uiltrasporti Sicilia , Franco Spanò e Agostino Falanga – perché ciò non appartiene unicamente alla specificità dell’area dello stretto, ma rappresenta un elemento essenziale per la stessa continuità territoriale tra la Sicilia ed il resto del Paese . Pertanto queste segreterie regionali chiedono una convocazione presso il Ministero dei trasporti e delle Infrastrutture con il coinvolgimento del Governo e delle forze politiche nazionali e regionali.”
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