Vertenza Almaviva, Miccichè incontra una delegazione sindacale

Il presidente dell’Assemblea regionale, Gianfranco Miccichè, insieme con il capogruppo del Pd, Giuseppe Lupo, ed il parlamentare di Forza Italia, Mario Caputo, ha incontrato una delegazione sindacale del “call center” di Almaviva – Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni – per affrontare i nodi della complessa vertenza che coinvolge i 621 lavoratori impegnati nel servizio clienti di Alitalia.

Fondamentale, per i lavoratori, è l’applicazione della clausola sociale per la tutela dei posti di lavoro nel passaggio alla nuova società Covisian che svolgerà il servizio per la subentrante società Ita. Questo pomeriggio, a Sala d’Ercole, saranno discussi due ordini del giorno relativi alla vertenza.

Ieri il sindaco Leoluca Orlando e l’assessora al Lavoro, Giovanna Marano dopo l’incontro al MInistero del Lavoro avevano dichiarato: “Questo pomeriggio all’incontro con il Ministero del Lavoro, Covisian  ha confermato, nei fatti, la mancata applicazione della clausola sociale. E’ una posizione che è stata rigettata dalle  organizzazioni sindacali, oltre che dalla nostra amministrazione comunale. Non è possibile che Ita scelga di non applicare il Contratto Collettivo di lavoro del Trasporto aereo assumendo le lavoratrici ed i lavoratori Alitalia, mentre  Covisian scelga di non applicare la clausola sociale che vede committente la stessa Ita.

C’è bisogno di una iniziativa chiara e convincente del Governo  che veda coinvolto il Ministero dello Sviluppo economico.  Al Ministro del Lavoro Andrea Orlando facciamo appello  perché riconduca alle regole,alle leggi ed ai contratti la tutela dei diritti delle lavoratrici , dei lavoratori coinvolti in questa vertenza e garantisca la loro prospettiva occupazionale.

La via maestra per salvaguardare un settore come quello dei call center è quella della buona occupazione ,non quella dell’uso ricorrente agli ammortizzatori sociali , affermando il rispetto della clausola sociale senza scorciatoie. Infine ai due  Ministri ricordiamo che nel Mezzogiorno non possiamo permetterci il costo sociale di perdere ancora lavoro”.