“Con la firma odierna si chiude
positivamente una fase della lunga storia di questo bene che fu di
Michele Greco, uno dei piu’ pericolosi mafiosi, e che torna nella
disponibilita’ della societa’, ricominciando a produrre
occupazione e sviluppo, soprattutto a vantaggio del comprensorio
madonita. Un esempio di come si possa, col concorso di tutti,
rendere fruibile un bene sequestrato alla mafia; una strada che
vogliamo continuare a perseguire, anche per tanti altri beni che
si trovano nelle medesime condizioni”.
E’ il commento dell’assessore, Gaetano Armao, alla firma
dell’accordo interistituzionale tra l’assessorato per l’Economia e
il consorzio “Sviluppo e legalita’” di San Giuseppe Jato con cui
la gestione dei terreni e dei fabbricati del feudo Verbumcaudo di
Polizzi Generosa passano al Consorzio.
La firma e’ stata apposta dall’assessore regionale Gaetano Armao
e dal sindaco di Roccamena e presidente del consorzio “Sviluppo e
legalita’”, Salvatore Graffato.
Vivo compiacimento per la positiva conclusione della lunga
vicenda e’ stato espresso dal prefetto Giuseppe Caruso, direttore
dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati alla mafia, che ne
ha seguito l’iter conclusivo.
Il progetto di rilancio del feudo prevede anche la collaborazione
dell’assessorato per le Risorse agricole e dell’Istituto regionale
Vini e Olii di Sicilia, il quale, sui 6 ettari individuati, ne ha
destinato due alla produzione di vino bianco, due al rosso, e due
alla banca del germoplasma.
“Cosi’ – ha detto Dario Cartabellotta, direttore dell’Istituto,
potremo ricavare dal recupero delle viti abbandonate nuove
varieta’ di vino. Ricordiamo, infatti, che la storia delle
dominazioni che si sono succedute in Sicilia nei secoli e’ anche
storia delle tante varieta’ di vini e di olivi che hanno portato.
Verbumcaudo diventera’ cosi lo scrigno del futuro enologico della
Sicilia e potremo produrre a 600 metri di altitudine, Nero
D’Avola, Perricone, Catarratto, Inzolia”.
L’assessore Armao ha ringraziato il prefetto Caruso, che si e’
battuto perche’ fossero accelerati i tempi della consegna, il
direttore di Unicredit Sicilia, Roberto Bertola, che ha
contribuito a ridurre il mutuo che grava sul bene, il sindacalista
Vincenzo Ilarda, per l’impegno straordinario che ha offerto in
questi anni perche’ fosse scongiurata la vendita all’asta e si
giungesse a questa soluzione, Sviluppo Italia Sicilia, l’Irfis, i
sindaci delle Madonie, la banca di Credito cooperativo di
Valledolmo, e tutti i componenti del gruppo di lavoro costituito
in assessorato economia che ha seguito lo svolgimento di tutti gli
adempimenti necessari.
“Oggi dimostriamo – ha concluso Armao – che solo dalla sconfitta
della mafia passa il rilancio economico della Sicilia, dalla sua
morte rinascera’ un futuro di legalita’ e sviluppo per la nostra
terra; l’impegno di tutti, come questa storia dimostra, e’ la
garanzia che questo impegno potra’ dare frutti duraturi”.
fi/sl
241502 Gen 12 NNNN
(Regione Sicilia)
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