Vaccino anti Covid in Sicilia, il piano regionale prende forma

Mentre l’Inghilterra inizierà la prossima settimana la campagna vaccinale di massa, per la popolazione in Sicilia dovremo aspettare ancora qualche mese. Nell’Isola si va delineando il piano che porterà alle prime vaccinazioni fra fine gennaio e marzo, mentre l’operazione a tappeto non inizierà prima dell’estate.

Ieri il ministro della Salute Roberto Speranza esponendo il piano in Aula al Senato ha ribadito: “L’acquisto del vaccino è centralizzato e sarà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani. E’ probabile che saranno necessarie due dosi per ogni vaccinazione, l’Italia ha opzioni per 202 milioni di dosi: le prime potranno cominciare ad essere disponibili da gennaio. Cuore della campagna vaccinale secondo le previsioni sarà tra la prossima primavera e l’estate”.

Già individuate dalla Regione una cinquantina (poi scese a 33) sedi attrezzate con i mega frigoriferi in grado di stoccare il vaccino della Pfizer, che deve essere conservato a -75 gradi.

Priorità per il vaccino sarà dato a medici, infermieri e personale ospedaliero in genere, insieme alle categorie definite più fragili: over 65 con patologie, residenti e personale delle Rsa.

Per gli altri si dovrà aspettare la primavera o l’inizio dell’estate quando arriveranno anche le dosi acquistate dalla casa farmaceutica americana Moderna, iniziando da insegnanti e personale scolastico, forze dell’ordine, personale delle carceri e dei luoghi di comunità e poi gli altri.

Per la campagna vaccinale (che sarà in base volontaria) verranno coinvolte, accanto agli operatori sanitari, anche le forze armate, poi, saranno gradualmente coinvolti anche medici di famiglia e pediatri: si stima al momento un fabbisogno massimo di circa 20.000 persone.

Per raggiungere l’immunità col vaccino in Italia dovranno farlo circa 42 milioni di persone.

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