Con il nuovo piano vaccini introdotto dal governo Draghi cambiano le priorità, dalla prossima settimana infatti si darà il via alla prenotazione per il vaccino per la categoria delle persone “estramamente vulnerabili” bloccando quella di avvocati e degli operatori dei servizi essenziali.
Il nuovo piano vaccini nazionale prevede infatti l’apertura delle liste in base all’età, con una corsia preferenziale per i più fragili. Seguendo le disposizioni del nuovo piano nazionale che ha bloccato di fatto la somministrazione del vaccino sul target dei cosiddetti ‘servizi essenziali’, anche in Sicilia si proseguirà con le vaccinazioni programmate per età anagrafica e non per categoria.
Insorgono i rappresentanti degli avvocati, sulla vicenda dei vaccini e interviene anche l’Associazione Nazionale Magistrati con una nota in cui chiede che “tutti i lavoratori del comparto, ivi compresi magistrati, personale amministrativo e classe forense, vengano reinseriti nel Piano strategico vaccinale, quali gruppi target di popolazione cui offrire il vaccino in via prioritaria, unitamente a insegnanti, personale scolastico, forze dell’ordine, personale delle carceri e dei luoghi di comunità”.
“È un fatto che l’epidemia ha prodotto conseguenze particolarmente significative e drammatiche sull’esercizio della Giurisdizione – spiega Giovanni Malinconico, coordinatore dell’OCF – mentre spiace dover constatare che la questione al momento è stata affrontata in modo diseguale e contraddittorio, con regole differenti a seconda delle varie regioni. Di qui la necessità di rinnovare l’appello al Ministro Cartabia e al Premier Draghi sulla necessità di procedere in modo organico, ovviamente senza con ciò incidere sui criteri generali e sulle priorità che il Governo ritiene di seguire in relazione al piano vaccinale”.
Ma l’indicazione dell’assessore Razza non lascia dubbi: in una lettera inviata ai presidenti degli ordini professionali scrive: “Alla luce delle nuove disposizioni, che hanno efficacia cogente su tutto il territorio nazionale – si legge nella missiva -, a prescindere dalla valutazione che ciascuna Regione può compiere, dal prossimo 15 marzo si procederà unicamente nel rispetto delle categorie di priorità indicate”.
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