Vacanze estive in Sicilia, viaggi dal 1º giugno e bonus fino a 500 euro
Vacanze estive in Sicilia. Tra i settori maggiormente in crisi a causa della pandemia da Coronavirus c’è sicuramente il turismo. La diffusione del contagio nel nostro Paese e in tutta Europa ha portato alla chiusura dei confini, anche tra le stesse Regioni italiane, e ad un generale senso di incertezza che impedisce di programmare con tranquillità le vacanze.
Vacanze estive in Sicilia, hotel e stabilimenti balneari spingono per la ripresa delle attività turistiche
La prossima stagione estiva sarà sicuramente diversa dal solito: mascherine, guanti e distanziamento sociale molto probabilmente rimarranno un imperativo per diverso tempo ancora. Ma la speranza è che quantomeno sarà consentito spostarsi con maggiore libertà.
B&B, hotel, stabilimenti balneari e ristoranti delle zone più frequentate dai turisti sperano che i governi sblocchino presto la situazione, permettendo alle persone di muoversi all’interno del Paese.
Franceschini: “Sarà l’anno delle vacanze italiane”
“Sarà l’anno delle ‘vacanze italiane’, – ha confermato il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini – perché il turismo internazionale, extraeuropeo, difficilmente potrà ripartire. E gli italiani che sarebbero andati a fare vacanze lontane potranno riscoprire le infinite bellezze che hanno vicino a casa. Quelle che tutto il mondo ammira”. Rassicurazioni sono arrivate anche dal premier Giuseppe Conte.
Ma a preoccupare chi lavora nel settore non sono soltanto le misure di limitazione dei movimenti tra Regioni. La crisi economica causata dal lockdown prolungato del paese ha causato gravi perdite per diversi nuclei familiari italiani. Non è difficile prevedere quindi che in molti preferiranno risparmiare quanto più possibile quest’anno, riducendo il più possibile le spese di viaggio e la permanenza in vacanza.
In arrivo il tax credit vacanze: bonus da 150 a 500 euro per pernottamenti entro la fine del 2020
Per mitigare il problema e stimolare le partenze, il governo sta studiando un programma di contributi. Secondo quanto annunciato da Franceschini, con il prossimo decreto ministeriale verrà introdotta la ‘tax credit vacanze’. Si tratta di un bonus spendibile entro il 2020 nelle strutture ricettive del paese, assegnato a persone con un reddito Isee inferiore a 40 o 50 mila euro. In concreto, verranno concessi 150 euro per un single, fino a 500 euro per famiglie con più figli.
“Il contributo aiuterà le famiglie e porterà nel comparto turismo oltre 2 miliardi di euro diretti, perché questo costa la norma, oltre all’indotto che creerà. Un intervento straordinario, tra i più importanti dell’intera manovra”, ha aggiunto Franceschini.
Il ministro è anche intervenuto sul tema delle regole per far rispettare il distanziamento sociale nelle spiagge: “Penso che andrà lasciato spazio di scelta alle singole Regioni, perché le spiagge italiane sono profondamente diverse tra loro. Le prescrizioni devono arrivare molto in fretta, perché le imprese devono programmare interventi e bilanci”.
Il Presidente della Regione Sicilia Musumeci proporrà al Governo Conte di riaprire l’isola a partire dal 1º giugno
Ma da quando sarà possibile spostarsi all’interno dei confini nazionali, e viaggiare tra una Regione e l’altra? Il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci ha dichiarato che proporrà al Governo nazionale il 1º giugno come data per la riapertura dell’isola.
Il governatore ha però sottolineato che spetta al Consiglio dei ministri decidere sulla questione: “Io sarò chiamato a fornire un parere e proporrò il primo giugno. Io avrei aperto i parrucchieri dal 4 maggio. Ma sul piano sanitario è Roma che deve assumersi la responsabilità delle linee-guida da fornire alle Regioni. L’epidemia non è finita e non intendo accreditare un liberi tutti”.
Musumeci: “Non dobbiamo rovinare il risultato ottenuto nelle scorse settimane, il virus è ancora in agguato”
Musumeci ha anche invitato tutti a mantenere il senso di responsabilità e le precauzioni usate nelle ultime settimane: “Il mio primo pensiero è quello di dire ai siciliani, nell’interesse della loro salute e della loro economia, di non rovinare il risultato che hanno ottenuto nelle scorse settimane durante le quali si sono comportati bene e hanno smentito pregiudizi sul loro individualismo. Dobbiamo stare attenti perché la paura sembra finita. Invece il virus è in agguato”.