ROMA (ITALPRESS) – Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it, è stato ricevuto in Vaticano da Papa Francesco. La visita è avvenuta in concomitanza con la consegna del premio ideato dall’Associazione Liberi dal Debito al Santo Padre per il suo impegno contro indebitamento e usura, più volte citati nei suoi discorsi.“Un onore indescrivibile, un momento importante che ha ispirato noi di Legge3.it a scendere ancor di più in prima linea per aiutare tante persone in difficoltà. Una visita a cui seguirà un progetto importante, che farà la differenza”, spiega il fondatore dell’organizzazione italiana specializzata in procedure con la Legge 3/2012.In Italia ci sono circa 2,5 milioni di famiglie in situazione di sovraindebitamento, che non riescono più a onorare i debiti e rischiano di finire in procedure esecutive. Cosa che, spesso, sitraduce nel perdere persino la casa.“Numeri che, con la crisi in atto, rischiano di aumentare e che Legge3.it conosce bene, avendo cancellato 43.500.000 euro di debiti e salvato finora 97 famiglie che versavano in stato di sovra indebitamento”, si legge in una nota.Nel 2016, dopo aver sperimentato sulla propria pelle cosa voglia dire avere a che fare con il sovraindebitamento, Gianmario Bertollo e sua moglie Maria Sole hanno fondato Legge3.it, con l’obiettivo di permettere alle persone in difficoltà di tornare a vivere sereni e ripartire da zero. Oggi, l’associazione è l’unica realtà italiana ad avere il bollino “Servizio Sicuro Verificato” e il 100% delle procedure portate a buon fine con un team di professionisti specializzati.All’udienza di Papa Francesco hanno presenziato anche Jimmy Greselin, presidente dell’Associazione Liberi, e una famiglia di Trapani che Legge3.it ha salvato dal sovraindebitamento, in collaborazione con la stessa associazione.
La visita al Santo Padre si declinerà presto in un progetto più ampio, nel “Report Nazionale sul Sovraindebitamento”, che verrà presentato il prossimo 24 settembre in Vaticano da Liberi dal Debito in collaborazione con Legge3.it.“Perchè la Legge 3/2012 è così fondamentale, tanto da averne parlato al cospetto del Santo Padre? – sottolinea Bertollo – Perchè questo strumento, chiamato anche “Salva suicidi”, è l’unica soluzione legale che permette realmente di lasciarsi alle spalle i momenti di grave difficoltà economica. Frangenti che potrebbero sembrare senza via di uscita e che, invece, se assistiti da seri professionisti, possono essere superati. La norma, infatti, consente di stabilire una cifra che rientra nelle possibilità reali dell’assistito, che permette di vivere e mantenere decorosamente la famiglia, pagando quello che può. Il resto viene cancellato e si riacquista fiducia, si torna ad assaporare pienamente anche i piccoli momenti di felicità, come una passeggiata con i propri figli”.
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