ROMA (ITALPRESS) – “Con il nostro no abbiamo svegliato l’Europa. Speriamo che altri comprendano che è l’ora della ragione non certo della rassegnazione. Su tutti i dossier saremo in campo sino alla clausola di revisione del 2026. Cambiare si può”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, a margine di un’iniziativa di Enel, in merito alla posizione dell’Italia sullo stop ai motori endotermici al 2035.“Noi in Europa chiediamo ragionevolezza, mi auguro che si suoni finalmente l’inno di Beethoven e non quello della Repubblica Popolare Cinese. Sulle auto green per il 2035 – ha aggiunto – ci spaventano i tempi di riconversione e le modalità. Mi spiego: se con gli stessi obiettivi si può utilizzare ancora il motore termico a bio diesel, bio metano perchè non farlo? Essere costretti a utilizzare soltanto le batterie elettriche, che peraltro per essere realizzate bisogna avere i giacimenti e le materie prime necessarie che l’Europa non ha e che sono oggi monopolio di una parte della Cina, che senso ha? L’elettricità non è una religione, è una tecnologia come le altre. Saremo soli? Noi vogliamo in Europa una politica industriale simile a quella che è stata fatta negli Stati Uniti in pochi mesi”, ha concluso Urso.
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