Uragano, danni e previsioni stagione agrumicola 2021 2022
L’Uragano Mediterraneo ha colpito la Sicilia Orientale, è una minaccia per i raccolti, ha già distrutto nuovi impianti. Il monitoraggio nelle zone agrumetate della Piana di Catania è continuo. Servirà almeno una settimana di tregua per stimare i danni, ma si intende recuperare a pieno l’andamento produttivo.
“È stata una esondazione continua – racconta Nello Alba, Amministratore Delegato Oranfrizer – Siamo stati da subito impegnati a cooperare per il soccorso di mezzi e persone in difficoltà che, durante i momenti più acuti del nubifragio, hanno potuto mettersi in sicurezza nei nostri spazi. Stiamo ospitando la Protezione Civile, la Croce Rossa e i Vigili del Fuoco offrendo servizi ed energia elettrica. Circa quattro ettari di impianti produttivi sono stati completamente distrutti da fiumi in piena. Il volume più imponente rimane disponibile ma ogni ora di pioggia adesso è un problema. Attendiamo che venga dichiarato lo stato di calamità, e auspichiamo che, stavolta, vengano garantite le complete misure di ristoro e in tempi brevi. Gli agricoltori siciliani hanno già subìto l’alluvione del 2018, l’80% delle risorse a copertura dei gravi danni provocati da quella calamità sono stati tagliati, ad ora quel 20% di esigue risorse per il recupero degli impianti devono ancora essere elargiti. Per recuperare gli agrumeti distrutti è necessario restituire il maltolto al 100%”.
Le conseguenze di questa fase critica rimangono in aggiornamento. Oranfrizer in linea con la strategia della capogruppo Unifrutti Europe avvierà la stagione agrumicola 2021/22 con la selezione delle prime varietà di arance bionde che faranno ingresso nei reparti ortofrutta poco prima dalle più attese arance rosse.
Nel 2020, nonostante le curve di mercato siano diventate calanti dopo la forte spinta del Covid, i volumi distribuiti in Italia sono stati stabili.
La prossima stagione agrumicola sarà segnata dalla scarsità di volumi, con circa il 30% in meno di prodotto disponibile. Oranfrizer punterà sulle cultivar Tarocco Ippolito, Sciara, Meli e Sant’Alfio.
“In Sicilia ripristineremo gli agrumeti danneggiati dal nubifragio, con tutti i raccolti disponibili ci impegneremo a soddisfare la domanda per far fronte alla tendenza di consumo di arancia, che è in leggero aumento – afferma il Ceo di Unifrutti Europe Gianluca Defendini – l’apprezzamento dei consumatori è spinto soprattutto dal loro prezioso contenuto di Vitamina C, cresce inoltre il trend della ricerca di agrumi dalla polpa rossa e con buccia edibile, ne intensificheremo la produzione. Stiamo investendo sui territori d’eccellenza sia in Italia che negli altri paesi di produzione, amplieremo le coltivazioni low chem e chem free”.
L’arancia rossa e gli altri agrumi di Sicilia saranno principalmente distribuiti in Italia, ma saranno anche esportati, soprattutto verso i mercati d’Europa e del Regno Unito. Per ottenere impatti positivi e consolidare l’alta percezione della qualità degli agrumi italiani all’estero è cruciale non solo il monitoraggio della filiera di produzione e l’accurato controllo in campo, ma anche la cura sul trasporto e l’attenzione sulla conservazione dei frutti freschi fino al raggiungimento delle destinazioni di vendita. Gli agrumi di alta qualità con buccia edibile sono da sempre uno dei punti di forza della filiera monitorata da Oranfrizer che oggi, più che mai, si integra ambiziosamente in una prospettiva internazionale. Le abitudini dei consumatori di frutta evolvono e saranno sensibilmente accolte, insieme alle dinamiche dei mercati che premiano la sostenibilità e la qualità.
“Per 365 giorni all’anno sui mercati – conclude Defendini – si alterneranno i raccolti sulla base della stagionalità delle nostre diverse produzioni dislocate in Italia, Argentina e Sud Africa. Tra le produzioni dei diversi paesi in cui operiamo con Unifrutti non c’è competizione, ma continuità. La diversificazione dell’offerta garantirà forniture di agrumi costanti e di elevata qualità”.