Uomo minaccia suicidio, salvato dalla segnalazione della figlia

Uomo minaccia suicidio. Salvo grazie alla figlia che si è recata dalla Polizia a denunciare l’accaduto. Stiamo parlando di un uomo di circa cinquant’anni di Leonforte in provincia di Enna che, a causa di problemi personali, stava tentando un gesto estremo.

Gli agenti sono è intervenuti  dopo che una ragazza do 20 anni circa si è presentata in evidente stato confusionale, preoccupata perché il padre, dopo essere uscito di casa nel pomeriggio e averle mandato un sms d’addio dove le chiedeva scusa per il fatto di non poter essere presente alla sua laurea, aveva fatto perdere le sue tracce.

La ragazza ha racconatato, inoltre, che l’uomo da diverso tempo manifestava segni di depressione a causa del cattivo rapporto con la moglie e che, pertanto, temeva che volesse suicidarsi.

Gli agenti si sono messi subito alla ricerca dell’uomo, battendo una contrada di campagna indicata dalla ragazza come un luogo solitamente frequentato dal padre, in quanto in quelle zone, a dire della donna, l’uomo aveva in uso un terreno agricolo.

Una ricerca particolarmente difficoltosa, in quanto la contrada indicata si trova in aperta campagna, in un territorio vasto e frammentato,  con varie diramazioni e stradine secondarie che si intersecano tra loro e con strade dissestate e difficilmente percorribili, soprattutto al buio.

Uomo minaccia suicidio, il lieto fine

Dopo circa un’ora di ricerche, grazie alla conoscenza del territorio da parte degli operanti e alla sinergica azione di ricerca messa in campo, l’equipaggio di volante ha scorto le luci di un auto in sosta all’ingresso di un viale di campagna; in fondo al viale gli operanti hanno scovato l’uomo, al buio, in piedi sopra una panca in legno appoggiata ad un albero, al quale aveva già legato una corda penzolante con un nodo all’estremità, evidentemente pronto a compiere l’estremo gesto.

Alla vista degli agenti l’uomo, già in evidente stato di alterazione psicofisica, si è agitato minacciando di farla finita.

Sembra che i motivi del malessere dell’uomo derivasero dal controverso rapporto con la moglie. Solo dopo una lunga trattativa, condotta con pazienza e professionalità, gli agenti sono riuscitui a tranquillizzare l’uomo e a convincerlo a farsi accompagnare al pronto soccorso dove è stato ricoverato ancora in stato confusionale.