Ultimi giorni d’apertura per gli stand gastronomici e di oggettistica dell’“Agosto in… Fiera a Messina”. La manifestazione resterà aperta fino a domenica 20 agosto, dalle 18.00 alle 01.00. L’ingresso, gratuito, è previsto dal cancello lato imbarcadero Caronte.
Da lunedì 21 agosto al via, sempre nel quartiere fieristico, l’articolato cartellone di spettacoli promosso dalla People on the Move con la collaborazione della Rete di Drammaturgia Contemporanea “Latitudini” per l’organizzazione degli spettacoli teatrali, e della Società Cooperativa Sinfonietta Messina per quelli musicali.
Si parte con Enrico Lo Verso che, nel 150° anniversario dalla morte di Luigi Pirandello, porta in scena l’intenso monologo “Uno, nessuno, centomila”, dall’omonimo romanzo, adattamento e regia Alessandra Pizzi, produzione ERGO SUM. Enrico Lo Verso propone un omaggio a Luigi Pirandello, attraverso l’adattamento teatrale del più celebre dei suoi romanzi: la storia di un uomo che sceglie di mettere in discussione la propria vita, a partire da un dettaglio, minimo insignificante.
Pirandello stesso, in una lettera autobiografica, lo definisce come il romanzo “più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita. «Uno, nessuno e centomila – scrive Alessandra Pizzi nelle sue note di regia – è il romanzo chiave di Pirandello: non in quanto apoteosi o summa del pensiero, ma quanto incipit per un’analisi introspettiva e macroscopica sulle dinamiche esistenziali, ma anche socio culturali della società».
«Uno, nessuno e centomila – spiega la regista – “apre”,la mente a riflessioni e a dubbi, il cuore alla ricerca della propria essenza, ma soprattutto apre alla vita, affinché scelga la forma migliore con cui rappresentare l’individuo. Ho raccolto l’eredità di questo pensiero, più per dovere che per amore per l’arte. Il dovere di chi fa questo lavoro e che è chiamato ad interpretare strumenti di conoscenza, inventando specifici e linguaggi in modo da renderli accessibili a tutti».
Lo spettacolo segna il ritorno dopo 10 anni in teatro di Enrico Lo Verso. Una seduta psicoterapeutica affidata alla sua magistrale bravura. Tutti ne sono attratti, ma in pochi sono consapevoli degli scenari che possono profilarsi. Settanta minuti per affondare le mani nella propria mente, ricercare come in un dejà vu, gli elementi già noti, riconoscerli e iniziare a guardarli con una luce nuova. Lo spettacolo rompe gli schemi, toccando uno dopo l’altro i conflitti di un’esistenza: il rapporto con i genitori, i dubbi sulla provenienza, il rapporto dei generi, la ricerca dell’identità ed, in fine, l’affermazione di sé.
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