Università: borse di studio in ritardo, protesta la Run Palermo

PALERMO – La Run di Palermo ha chiuso la petizione che da più di una settimana ha raccolto firme sia sul web che in forma cartacea: gli studenti avranno sicuramente visto le nostre bandiere arancioni in qualche banchetto allestito all’interno della cittadella universitaria e tanti ragazzi muniti di carta, penna e tanta volontà nel sostenere una causa comune a tutti gli studenti.

“Giorno 13 – scrive l’organismo studentesco – abbiamo presentato all’ufficio dell’Ersu, l’ente da cui vogliamo serie spiegazioni in merito ai ritardi dei pagamenti dei benefici, 705 firme cartacee e 413 firme raccolte online per un totale di 1118 firme anche se sul web il sostegno continua ad arrivare in queste ore. Le nostre richieste sono molto semplici e legittime: considerati gli evidenti ritardi dei pagamenti dei benefici, sia di quest’anno che degli anni passati, chiediamo all’Ersu come intende far fronte a tale inconsueta e difficile condizione che in assenza di un puntuale intervento rischia di pregiudicare il percorso accademico di migliaia di studenti dell’Ateneo palermitani. Abbiamo anche avuto modo di leggere i numerosi commenti che i sostenitori della raccolta hanno lasciato sulla piattaforma online e questo grande sentimento di protesta ci ha dato in queste settimane la forza di continuare, sicuri del fatto che, su questo tema in particolare, tutti gli studenti sono dalla stessa parte e noi con loro!”.

Per Luca Lombardo, ex rappresentante degli studenti all’Ersu della Run, “considerata la gravità del fatto e l’urgenza di dare una risposta agli studenti abbiamo dato 7 giorni di tempo all’Ersu per rispondere. Non era mai accaduto che a maggio non venissero pagate le borse di studio, ma soprattutto non era mai successo che l’Ersu fosse in questa disastrosa crisi di liquidità. L’Ersu ha annunciato che avrebbe ampliato le borse di studio, ma di questo non c’è traccia. Il governo regionale ha annunciato che avrebbe aumentato i fondi per gli Ersu ma non vi è traccia né del fondo aumentato e neanche di quello tagliato. Il Rettore che ha riscosso dagli studenti 7 milioni di euro di tassa regionale non ha ancora trasferito all’Ersu la somma dovuta che consentirebbe di alleviare le difficoltà. In un momento di forte difficoltà economica come quello che vivono oggi le famiglie ci saremmo aspettati maggiore sensibilità da parte delle istituzioni. E’ arrivato il momento di smetterla con i proclami e con i falsi annunci. Come al solito il pesce grande mangia sempre il pesce piccolo.”

Run Palermo ha dato come termine di risposta una settimana lavorativa: entro il 21/22 giugno se non arriverà nessuna risposta o risposte soddisfacenti “valuteremo come agire e le eventuali vie di protesta che abbiamo intenzione di intraprendere nel caso in cui il problema, come succede già ora, non venga affrontato nella maniera e nel modo che gli studenti meritano”.