Università, 32 indagati per esami fantasma

Trentadue indagati per lo scandalo degli esami fantasma dell’Universita’ di Palermo: coinvolti tre impiegati e un gruppo di laureati, giovani e meno giovani, tra i quali c’e’ il fratello dell’ex ministro della Giustizia Angelino Alfano, attuale segretario nazionale del Pdl. Alessandro Alfano, 36 a…

Trentadue indagati per lo scandalo degli esami fantasma dell’Universita’ di Palermo: coinvolti tre impiegati e un gruppo di laureati, giovani e meno giovani, tra i quali c’e’ il fratello dell’ex ministro della Giustizia Angelino Alfano, attuale segretario nazionale del Pdl. Alessandro Alfano, 36 anni, e’ fra coloro che, con l’aiuto di persone che lavoravano negli uffici amministrativi dell’ateneo, avrebbe fatto figurare come sostenuti esami in realta’ mai affrontati. Il sospetto principale della sezione pubblica amministrazione della Squadra mobile del capoluogo siciliano e’ che dietro ci sia un giro di denaro. In ogni caso, le lauree sono da considerare a rischio. L’indagine, condotta dal pool pubblica amministrazione della Procura, va avanti da un anno e ipotizza falso, frode informatica e corruzione. Fu il rettore Roberto Lagalla a denunciare per primo le irregolarita’, dopo che una laureanda fu scoperta poco prima della discussione della tesi, perche’ non erano stati trovati riscontri cartacei al superamento degli esami. Un’impiegata era stata licenziata, altri due erano stati sospesi. La “centrale” di questa mini-organizzazione fu individuata nella facolta’ di Economia. Dopo l’ateneo si era mossa la Procura. L’elenco dei nomi degli indagati e’ venuto fuori mentre l’inchiesta e’ in pieno svolgimento, forse per un disguido, a causa di una proroga, firmata dal Gip Michele Alajmo e notificata a tutti gli interessati. Alessandro Alfano, agrigentino, da gennaio e’ segretario generale della Camera di commercio di Trapani e dal 2006, quando ancora non era laureato, e’ segretario di Unioncamere Sicilia. Lui, difeso dagli avvocati Grazia Volo e Nino Caleca, smentisce qualsiasi irregolarita’: “Il nostro cliente, dicono i legali, ha sostenuto tutti gli esami con esito regolare. Ha fiducia in un rapido accertamento della verita’”. La laurea non era stata necessaria, per lui, per diventare segretario di Unioncamere. Una volta laureatosi, nel 2009, nel 2010 e’ diventato per concorso segretario generale della Camera di commercio di Trapani, battendo la concorrenza di altri 15 candidati.
(Teleoccidente)