UniPa: cresce l’occupazione a 5 anni dal conseguimento della laurea
Il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea ha presentato ieri il XIX Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale al Convegno “Università e skill nella seconda fase della globalizzazione”, presso l’Università di Parma.
“L’analisi dei dati del Rapporto Almalaurea – commenta il Rettore dell’Università di Palermo, prof. Fabrizio Micari – sottolinea la necessità di perseguire nuove politiche di crescita e di sviluppo economico per il nostro territorio, mirate alla creazione di lavoro qualificato, un impegno a cui UniPa contribuisce con tutte le sue competenze e professionalità. Rispetto allo scorso anno possiamo registrare con favore una lieve crescita (dal 72 al 75%) dell’occupazione per i laureati a 5 anni dal conseguimento del titolo. Sul fronte della formazione – continua Micari – trovo molto significativo il dato riguardante l’alto numero dei nostri laureati (85%) che si dichiara pienamente soddisfatto della personale esperienza universitaria. Considero motivo di orgoglio anche la percentuale (83%) di soddisfatti del rapporto col corpo docente e la percentuale dei laureati (74%) che ritengono adeguato il proprio carico di studi. Questi dati – conclude il Rettore – confermano la solida base didattica su cui è fondato il nostro Ateneo e l’attenzione che i nostri docenti dedicano alla qualità della preparazione di ogni singolo studente.”
I laureati dell’UniPa
I laureati nel 2016 dell’Università di Palermo coinvolti nel XIX Rapporto sul Profilo dei laureati sono 7.605. Si tratta di 3.952 di primo livello, 2.012 magistrali biennali e 1.470 a ciclo unico; i restanti sono laureati pre-riforma o del corso non riformato in Scienze della Formazione primaria.
Per esigenze di sintesi si riporta in questa sede l’analisi delle performance formative dei laureati di primo livello e dei laureati magistrali biennali.
Cittadinanza, provenienza e background formativo
L’1% dei laureati proviene da fuori regione (senza differenze particolari tra i triennali e i magistrali biennali).
La quota di laureati di cittadinanza estera è complessivamente pari allo 0,6%: lo 0,2% tra i triennali e l’1,6% tra i magistrali biennali.
È in possesso di un diploma di tipo liceale (classico, scientifico e linguistico) il 71% dei laureati: è il 69% per il primo livello e il 67% per i magistrali biennali. Possiede un diploma tecnico il 15% dei laureati: è il 16% per il primo livello e il 17% per i magistrali biennali.
Residuale la quota dei laureati con diploma professionale.
Età, regolarità e voto di laurea
L’età media alla laurea è 26,7 anni per il complesso dei laureati, nello specifico 25,3 anni per i laureati di primo livello e 28,2 anni per i magistrali biennali. Un dato su cui incide il ritardo nell’iscrizione al percorso universitario: non tutti i diplomati, infatti, si immatricolano subito dopo aver ottenuto il titolo di scuola secondaria superiore.
Il 41% dei laureati terminano l’università in corso: in particolare sono il 33% tra i triennali e il 63% tra i magistrali biennali.
Il voto medio di laurea è 105,3 su 110: 101,9 per i laureati di primo livello e 110,3 per i magistrali biennali. Si ricorda che per il calcolo delle medie il voto di 110 e lode è stato posto uguale a 113.