Con oltre 11.000 presenze la Fondazione Teatro Massimo di Palermo registra in otto repliche di Turandot uno straordinario successo di pubblico. Successo che plaude l’eccellente professionalità dell’Orchestra, del Coro e di tutte le maestranze della Fondazione. Superati per la prima volta i 600.000,00 euro di incassi, con una percentuale di occupazione dei posti del 96% in otto repliche dello spettacolo e oltre 11.000 presenze. La ripresa della programmazione di opere e balletti dopo la pausa estiva, regala alla Fondazione Teatro Massimo una grande affluenza di pubblico e il “tutto esaurito” a ogni apertura di sipario. Numeri che testimoniano un rapporto di fiducia crescente con la città e una presenza sempre più consistente anche del pubblico dei turisti. Insieme al pubblico cresce anche la qualità e professionalità dei lavoratori impegnati in Teatro, frutto della politica di ampliamento dell’organico che ha consentito negli ultimi due anni di stabilizzare eccellenti professionalità tra i lavoratori precari: professori d’orchestra, artisti del coro, tersicorei, tecnici di palcoscenico, lavoratori dei laboratori scenografici di Brancaccio ed amministrativi, che attendevano da anni questo traguardo.
“I record di pubblico registrati durante le otto recite della Turandot confermano la giusta direzione seguita negli ultimi anni dalla direzione del Teatro Massimo e di questo ringrazio il Maestro Marco Betta – dice il Sindaco e Presidente della Fondazione, Roberto Lagalla – Doveroso citare anche il grande impegno e la devozione messi dalle maestranze artistiche e tecniche del teatro, senza le quali sarebbe impossibile raggiungere certi risultati che, da un po’ di tempo, quasi non rappresentano più una sorpresa. Questi numeri danno forza e prospettiva al futuro del Teatro Massimo e dimostrano l’affezione crescente della città e anche dei turisti nei confronti della principale realtà culturale di Palermo”.“Il botteghino ci ha ormai abituati ai continui sold out” – afferma Ettore Artioli, da otto mesi direttore esecutivo della Fondazione Teatro Massimo.
“Le risorse aggiuntive – prosegue Artioli – determinate da simili successi sono indispensabili per proseguire con dinamismo il piano di investimenti in risorse umane per consolidare strutturalmente la crescita di artisti e tecnici di cui il Teatro può stabilmente avvalersi. Numeri che testimoniano la bontà delle scelte operate da Marco Betta, che riscuotono il pieno apprezzamento del pubblico, e indispensabili per i continui investimenti volti a migliorare l’accoglienza del pubblico in Teatro e le condizioni di sicurezza e qualità degli ambienti di lavoro. In questi ultimi mesi abbiamo realizzato la climatizzazione del golfo mistico, e sono in corso di realizzazione i nuovi impianti clima per la Palazzina Uffici di piazzetta Aragonesi, dove ha sede fra l’altro la storica sartoria del Teatro e dei prestigiosi laboratori scenografici del Teatro, a Brancaccio. Numerosi interventi anche per la sicurezza del pubblico e dei lavoratori: porte R.E.I. tagliafuoco e zone filtro nelle scale di uscita dai palchi, impianti di movimentazione del sipario, consolle e sistemi di illuminazione del palcoscenico”.
A fine settimana, smontato in palcoscenico l’allestimento di Turandot e preparato il tappeto danza per il Corpo di ballo del Teatro diretto da Jean-Sébastien Colau, ancora un appuntamento di rilievo: sabato 5 ottobre alle 20:00 e domenica 6 alle 18:30 sarà la volta di Peter Pan: una nuova creazione per il Corpo di ballo, firmata dai coreografi Sasha Riva e Simone Repele con le musiche di Felix Mendelssohn eseguite dall’Orchestra del Teatro Massimo diretta dal maestro Alessandro Cadario.
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