Un corso di specializzazione in “Disequilibri, crisi e riorientamento delle istituzioni pubbliche locali” capace di formare figure specializzate nella gestione delle situazioni di dissesto dei comuni. Lo organizza la Saf Sicilia, la scuola di Alta formazione dei commercialisti (in collaborazione con Anci Sicilia e Asael) e partirà (in modalità telematica) il 16 novembre. Domani (venerdì 6 ottobre) alle 10 la presentazione con un convegno a Villa Malfitano a Palermo
La tavola rotonda sarà l’occasione per promuovere un confronto istituzionale tra gli attori sociali in materia di Enti Pubblici. Una iniziativa nata da un protocollo d’intesa siglato tra il Coordinamento degli Ordini dei Commercialisti della Sicilia e la Corte dei Conti della Regione Siciliana, il documento che prevede una maggiore sinergia istituzionale formativa tra gli enti.
Obiettivo del corso, inoltre, è quello di predisporre una long list di figure altamente specializzate in materia come l’Esperto nelle procedure di riequilibrio, ovvero di componente l’Organo straordinario di liquidazione (articoli 252 e seguenti del TUEL) da potere mettere a disposizione delle istituzioni territoriali (Anci, Asael, Corte dei Conti, Prefetture, etc).
“Il corso ha l’obiettivo di orientare i partecipanti verso una conoscenza approfondita della normativa, della giurisprudenza e delle prassi riguardanti le cause della manifestazione delle patologie finanziarie degli enti locali, e le possibili “terapie””, spiega Nicolò La Barbera alla guida dell’ordine dei commercialisti di Palermo, “il corso sarà arricchito dalla presentazione di specifici casi. In assenza – e, si auspica, nelle more – di una produzione manualistica che guidi le attività delle differenti fasi del riequilibrio pluriennale, ovvero del dissesto, il corso vuol rappresentare un’utile ed efficace iniziativa in ausilio di coloro che rivestono e rivestiranno il ruolo e che svolgono e svolgeranno le funzioni di fisiologico riorientamento della gestione delle Amministrazioni in argomento”.
Secondo l’ultimo aggiornamento di settembre sono 57 i comuni in dissesto in Sicilia al quale si aggiunge anche il libero consorzio di Siracusa. Una vera emergenza più volte finita sulle pagine della cronaca. La situazione di questi enti rappresenta una sfida significativa per l’amministrazione pubblica e la sostenibilità economica della regione. Questi problemi finanziari hanno radici profonde e molteplici cause, che vanno dall’inefficienza nella gestione delle risorse alla scarsa capacità di generare entrate. Il dissesto, però, rappresenta solo lo stadio finale di un disequilibrio contabile che si manifesta nel tempo. Tra le cause una cattiva gestione delle risorse finanziarie: molti comuni si sono trovati in difficoltà a causa di spese e investimenti sconsiderati, mentre non sono stati in grado di generare entrate adeguate per coprire tali costi. Inoltre, la dipendenza eccessiva dai trasferimenti statali ha reso alcuni comuni vulnerabili alle fluttuazioni economiche nazionali e alle decisioni politiche a livello centrale. Questa dipendenza ha contribuito a una mancanza di autonomia finanziaria e decisionale a livello locale.
Qui le info sul corso e i suoi docenti: https://www.safsicilia.it/corsi/corso-di-specializzazione-disequilibri-crisi-e-riorientamento-delle-istituzioni-pubbliche-locali/?sd=1700127000&ed=1712858400
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