Un Catania da favola, ko anche il Napoli

È un Catania da piani alti quello che ha battuto il Napoli oggi e che si proietta nelle posizioni di vertice della classifica. I rossazzurri di Montella inanellano l’ennesima prestazione positiva e mettono sotto anche un Napoli versione Champions che non si è di certo risparmiato al Massimino.

di Daniele Di Frangia

È un Catania da piani alti quello che ha battuto il Napoli oggi e che si proietta nelle posizioni di vertice della classifica. I rossazzurri di Montella inanellano l’ennesima prestazione positiva e mettono sotto anche un Napoli versione Champions che non si è di certo risparmiato al Massimino. Il tecnico campano sceglie Ricchiuti e rilancia Gomez dopo l’infortunio. Mazzarri cambia qualcosa in difesa con Fernandez e Fideleff, sceglie Santana in mediana e punta sul grande ex Peppe Mascara. Dopo soli 30 secondi però è già vantaggio Napoli. Dossena affonda sulla sinistra, cross in mezzo e deviazione vincente di Edinson Cavani. Inizia una lenta ma concreta rimonta del Catania che mette sotto i partenopei e diventa padrone del campo. è Giovanni Marchese a trovare il gol al 25esimo con un gran sinistro che batte De Sanctis. Al 43esimo l’episodio clou del match. Santana fa fallo su Gomez ed essendo già ammonito viene espulso da Celi. Napoli in 10.

 

La ripresa è preda degli etnei. dopo soli tre minuti è Bergessio a svettare sui centrali azzurri ed incornare in rete per il vantaggio dei suoi. Rossazzurri concreti, tambureggianti nel continuare ad attaccare e sicuri di sé stessi. Mazzarri prova a cambiare le carte inserendo Dzemaili, Maggio ed Hamsik. Montella risponde con Barrientos, Catellani e Delvecchio per l’infortunato Izco. Iniziano venti minuti di pressione napoletana con il Catania rannicchiato dietro e pronto a colpire in contropiede. Ma Gomez, Bergessio e Delvecchio sprecano troppo ed allora bisogna soffrire fino alla fine. Lavezzi spreca clamorosamente mentre è Spolli a salvare sulla linea un gol già fatto. Alla fine sarà 2-1 per i rossazzurri. Dopo l’Inter anche il Napoli cade sotto l’Etna.