Ultim’ora posto di blocco: “Favorisca patente e comunicazione MC” | 3mila euro di multa se non ce l’hai

Posto di blocco
Posto di blocco – fonte Instagram – sicilianews24.it

Con il nuovo Codice della Strada i posti di blocco sono diventati ancora più serrati.

I posti di blocco stradali sono controlli effettuati dalle forze dell’ordine – come Polizia, Carabinieri o Guardia di Finanza – per garantire la sicurezza e il rispetto delle norme del Codice della Strada. Possono essere predisposti in punti strategici del territorio e servono a verificare documenti, condizioni del veicolo, presenza di sostanze illecite o persone ricercate.

Durante un posto di blocco, gli agenti possono fermare i veicoli a campione o secondo criteri prestabiliti. Il conducente è tenuto a esibire patente, carta di circolazione e, su richiesta, il certificato di assicurazione. Il mancato rispetto dell’alt imposto dagli agenti costituisce reato.

Gli agenti possono inoltre sottoporre il conducente ad alcol test o drug test, specie se vi sono sospetti di guida in stato di alterazione. In caso di infrazioni gravi, possono disporre il sequestro del veicolo o il ritiro immediato della patente.

I posti di blocco possono essere annunciati con segnali temporanei, ma non è obbligatorio. Il cittadino è tenuto a collaborare con gli agenti in modo rispettoso. Eventuali contestazioni possono essere presentate successivamente, ma non è consentito opporsi o rifiutare il controllo durante l’accertamento.

Prestare l’auto: cosa prevede il Codice della Strada

È possibile prestare la propria auto a un’altra persona, ma con alcune regole precise. A stabilirle è l’articolo 94, comma 4-bis, del Codice della Strada, introdotto nel 2014 e tuttora in vigore. Il testo prevede che chiunque possa guidare un’auto intestata a un altro soggetto, purché nel rispetto di determinati limiti, soprattutto temporali.

Nessun vincolo, invece, per familiari o conviventi: possono utilizzare il veicolo senza limiti di tempo, in quanto la loro appartenenza al nucleo familiare può essere verificata dalle forze dell’ordine attraverso i database ufficiali.

Disperazione
Disperazione – fonte pexels – sicilianews24.it

Limiti temporali e sanzioni previste

Le cose cambiano se il prestito dell’auto avviene a favore di persone estranee alla famiglia, come amici o colleghi. In questo caso, se il veicolo rimane stabilmente a disposizione del conducente per oltre 30 giorni, è obbligatorio comunicare il cambio di utilizzatore alla Motorizzazione Civile.

Il mancato aggiornamento può portare a sanzioni amministrative da circa 700 euro fino a oltre 3.000. Inoltre, le autorità possono procedere al ritiro immediato della carta di circolazione, che sarà restituita solo dopo l’adempimento delle prescrizioni omesse. Prestare l’auto, quindi, è possibile, ma richiede attenzione alle regole per evitare conseguenze spiacevoli.