Traguardo raggiunto, si attende solo l’ufficialità entro oggi e la Sicilia potrà festeggiare il suo ingresso in zona bianca come il resto delle regioni italiane, tranne la Valle d’Aosta.
La zona bianca dal prossimo lunedì è sicura: la Sicilia da tre settimane ha un’incidenza sotto 50, valore limite che decreta il “colore” delle regioni. Oggi pomeriggio l’ufficialità, subito dopo la firma di un’apposita ordinanza da parte del ministro alla Salute, Roberto Speranza.
A livello nazionale L’Rt passa da 0,68 della scorsa settimana a 0,69, continua invece netta la riduzione dell’incidenza, uno dei valori chiave per le decisioni sulle misure, che scende ancora a circa 16,7 casi ogni 100 mila abitanti aggiornato a ieri, rispetto a 25 di 7 giorni fa.
Ieri i nuovi positivi nell’Isola sono stati 228 ma per la prima volta dopo nove mesi di monitoraggio non è stato registrato nessun decesso. Secondo la Fondazione Gimbe, in Sicilia nella settimana 9-15 giugno risulta in miglioramento l’indicatore relativo ai casi positivi: 131 ogni 100 mila abitanti (-10,4%). La percentuale di popolazione vaccinata con ciclo completo, indica Gimbe, è pari al 23,3%, a cui aggiungere un ulteriore 22,6% solo con prima dose.
Tra le novità in arrivo potrebbe esserci anche quella della fine dell’obbligo di tenere la mascherina all’aperto, ne sta discutendo in queste ore il governo dove i partiti spingono, anche se la posizione di Draghi al momento è di prudenza come per la proroga dello Stato di Emergenza del Paese, una decisione che sarebbe legata alla tenuta di tutta la struttura di missione del Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, il Comitato Tecnico Scientifico, ma anche provvedimenti che riguardano lo smart working, la dad e alcune disposizioni lavorative nel caso di classi scolastiche in quarantena.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato inoltre il decreto che definisce le modalità di rilascio delle certificazioni verdi digitali Covid-19, il così detto Green pass, che faciliterà la partecipazione a eventi pubblici, l’accesso alle strutture sanitarie assistenziali e gli spostamenti sul territorio nazionale.
Stop con il coprifuoco, e non ci sarà più nessun limite per ristoranti e bar all’aperto, al chiuso invece resta il limite delle sei persone a tavolo. Resta l’obbligo delle mascherine e del distanziamento sociale.
Ripartono i banchetti dopo le cerimonie civili e religiose, dai matrimoni alle comunioni, mentre le riaprono le discoteche ma senza la possibilità di ballare in pista.
Infine riaprono le piscine al coperto, i centri benessere e termali, le fiere, le sagre i convegni e i congressi, i parchi tematici e di divertimento, le sale bingo e i casinò. Anche gli eventi sportivi che si tengono al chiuso sono aperti al pubblico.
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