UFFICIALE: il Vaiolo delle scimmie sbarca in Italia | Studiato il primo caso: ospedali pronti a chiudere

Virus scimmie - fonte_pexels - sicilianews24.it
Virus scimmie – fonte_pexels – sicilianews24.it

Adesso il virus delle scimmie preoccupa anche l’Italia. Si è ormai pronti a chiudere veramente tutto.

Il nuovo virus che si sta diffondendo in tutto il mondo, sta preoccupando veramente tutti, compresi i governi, chiamati a difendere i loro cittadini. Il vaiolo delle scimmie si prepara ad essere un nuovo Covid. Era il 2020 quando l’Italia è stata posta in lockdown e se ne rischia uno nuovo.

Si credeva che qualcosa ci avesse insegnato il caro Coronavirus, invece sembra che le stesse ingenuità che si erano commesse allora, potrebbero essere causa di una nuova serie di problematiche. Certo per l’Italia sarebbe un vero e proprio disastro.

Purtroppo il virus si diffonde molto velocemente e il timore è quello di non riuscirlo a contenere prima che possa fare dei veri e propri guai in termini di contagi. Quindi il governo italiano e il ministero della salute si sono subiti messi a lavoro per trovare la soluzione migliore.

Quella che si minaccia è una nuova chiusura, che potrebbe andare a peggiorare la situazione già precaria della nostra cara Italia. Cerchiamo allora di far chiarezza in quello che sta succedendo, per capire in che direzione si sta andando.

Vaiolo delle scimmie, la prevenzione si rivela indispensabile

Per evitare un nuovo lockdown e una nuova pandemia di dimensioni enormi, come lo è stato il Covid, si chiede da parte degli stati, di mettere in atto una serie di comportamenti che siano in grado di prevenire il pericolo che sta maturando di settimana in settimana.

Ovviamente si chiede a tutti gli stati di mettere in atto delle misure cautelative, che possano permettere a tutti i cittadini del mondo una maggiore sicurezza. A parlarne sono i maggiori esponenti del settore sanitario, determinati a prevenire il peggio.

Vaiolo delle scimmie - fonte_sicilianews24.it - sicilianews24.it
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Mpox: lo studio sbarca in Italia, se ne occuperà il direttore Antinori

Ora è ufficiale: anche gli studiosi italiani ora lavoreranno sull’Mpox. Quello che credono gli esperti di malattie infettive è che, se si mette in atto un’azione contenitivo negli stati dove ci sono già stati dei casi, allora sarà possibile prevenire che il virus si diffonda. Secondo Andrea Antinori, direttore del Dipartimento Clinico dell’Inmi Spallanzani afferma che si tratta di una patologia con una carica virale molto elevata. Elevata preoccupazione la offre la variante Mpox del virus recentemente rilevata.

Ma di contro la persona vaccinata sarebbe in grado di metterei atto una reazione di risposta adeguata. Antonella Castagna primaria di Malattie infettive al San Raffaele sottolinea che in Italia ci sono centri di eccellenza pronti ad intervenire tempestivamente.