UFFICIALE: da oggi pagheremo un altro CANONE nella bolletta | Quello RAI non bastava: ecco cosa si sono inventati

Pagheremo un altro canone
Pagheremo un altro canone: che batosta (sicilianews24.it)

Un altro canone da pagare, che batosta micidiale per gli italiani

Il canone Rai non è altro che una tassa di abbonamento che deve pagare chiunque possieda un apparecchio televisivo. Va versato una volta all’anno e una volta per famiglia, a condizione che i famigliari risiedano nella medesima abitazione. A partire dal 2016, chi è titolare anche di un’utenza elettrica paga il canone Rai direttamente nella bolletta: l’importo è sempre e comunque di 90 euro.

In effetti, quando si riceve la bolletta da pagare, tra le voci relative ai consumi e ai servizi si legge poi quella del Canone Rai, dal quale si può essere esentati se si riesce a dimostrare di averne diritto, per esempio se non si possiede il televisore, se si ha un reddito famigliare complessivo non superiore a 8mila euro e se si è diplomatici o militari stranieri.

In realtà, però, quello Rai non è l’unico canone che gli italiani pagano in bolletta. Ce n’è anche un altro, sostanzioso e spesso sottovalutato: ecco di che cosa si tratta e a quanto ammonta la spesa.

Cosa paghiamo nella bolletta: non solo Canone Rai

Quando si paga la bolletta dell’energia, i costi sui quali ci si concentra di più sono quelli relativi al consumo di elettricità e di gas. In realtà, però, la spesa non è composta solo dagli effettivi consumi ma anche da altre somme accessorie, per esempio quelle del trasporto e della gestione della materia prima, così come quelle relative al contatore: ebbene sì, si pagano anche quelle! Queste si chiamano in modo specifico “spese di trasporto e di gestione del contatore” e coprono i costi per il trasporto del gas o dell’energia dalle centrali fino alle abitazioni, nonché i  costi per la gestione del contatore. È inclusa, quindi, l’attività di trasmissione, distribuzione e manutenzione del dispositivo.

In merito alle spese di trasporto, si deve considerare la quota fissa, la quota potenza e la quota variabile. La quota fissa è mensile ed è stabilita dall’ARERA, quindi è uguale per tutti i consumatori. La quota potenza dipende dalla potenza impegnata del contatore e si calcola in €/kW/mese. Infine, la quota variabile che dipende da quanta energia o gas si è consumato e trasportato.

Pagheremo un altro canone
Pagheremo un altro canone: che batosta (sicilianews24.it / pexels)

Le altre due voci, mai riportate

Se le voci fin qua elencate sono spesso inserite in bolletta, ce ne sono altre due che invece raramente vengono scritte. La prima è la quota trasporto, che comprende i costi per il trasporto del gas e per l’usufrutto della rete nazionale: questa non è fissa ma varia in base a dove si vive. La seconda è la quota stoccaggio, che copre i costi per lo stoccaggio del gas naturale nei depositi.