Ue, Sassoli “Farla più forte, resistente, democratica e unita”
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Nel momento in cui ci accingiamo a ricostruire le nostre economie e le nostre società su nuove basi, e in vista dei colossali investimenti che l’Europa inietterà nelle politiche pubbliche, è ancora più cruciale e urgente ascoltare i nostri concittadini, sentire i loro bisogni, le loro aspettative in termini di assistenza, lavoro, dignità, sicurezza e prosperità, e la loro visione di questo futuro comune europeo. Credo che sia nostra responsabilità mettere i cittadini al centro del loro progetto europeo, e più avanziamo nell’integrazione, in questa solidarietà tra Stati, più sarà importante che i cittadini europei siano e si sentano impegnati in questo progetto”. Così il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, nel corso della Conferenza sul futuro dell’Europa.
“Siamo in un momento in cui i cittadini vogliono assumersi delle responsabilità, vogliono avere voce in capitolo nelle politiche che riguardano la loro vita quotidiana, il loro futuro, il futuro del pianeta. I meccanismi di consultazione dei cittadini sono stati testati in molti luoghi e hanno dimostrato il loro valore. È ora di aprirsi a coinvolgere di più i cittadini nella vita pubblica, e questo è lo scopo di questa conferenza”, ha aggiunto.
Sassoli, continuando a parlare dei possibili risultati della Conferenza, ha detto: “Credo quindi che dovremmo riflettere su come rafforzare la capacità e la centralità del Parlamento europeo, in particolare per quanto riguarda il suo potere d’iniziativa. Dovremmo anche aumentare la trasparenza delle elezioni e permettere ai cittadini di indicare le loro preferenze per la presidenza della Commissione. Spero – ha osservato – che la Conferenza affronti anche la questione del candidato leader, perché sono convinto che questo contribuirà alle necessità dei cittadini di essere più coinvolti nel loro progetto europeo e al miglior funzionamento delle nostre istituzioni. Oggi non possiamo permetterci di avere tabù, dobbiamo affrontare questo esercizio liberamente e con fiducia nel dibattito democratico. Facciamo un’Europa più forte, più resistente, più democratica e più unita”, ha concluso.