UE: A CATANIA SI DISCUTE DI PACE E COOPERAZIONE MEDITERRANEA 1
“La nostra azione di governo si
ispira a quello che chiamo lo spirito di Sicilia, quel sentimento
di apertura e tolleranza che ha contraddistinto il felice periodo
arabo-normanno in cui nell’isola hanno convissuto, nel reciproco
rispetto, le comunita’ latina, greco-bizantina, ebraica e araba.
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“La nostra azione di governo si
ispira a quello che chiamo lo spirito di Sicilia, quel sentimento
di apertura e tolleranza che ha contraddistinto il felice periodo
arabo-normanno in cui nell’isola hanno convissuto, nel reciproco
rispetto, le comunita’ latina, greco-bizantina, ebraica e araba.
Quest’ apertura continua a caratterizzare il popolo siciliano,che,
recentemente, ha dato prova di grande disponibilita’ nell’
accogliere i feriti libici negli ospedali di Palermo”.
Lo ha detto il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, nel suo
intervento al Forum interistituzionale del Mediterraneo, in corso
a Catania.
Nel corso dell’incontro, il sindaco di Catania, Raffaele
Stancanelli, ha dato il benvenuto ai rappresentanti delle
delegazioni estere che sono intervenute per fare il punto sulle
politiche di cooperazione nell’ambito mediterraneo e sul ruolo
riservato all’Europa.
La necessita’ di rendere concreta l’esperienza di cooperazione
maturata dalle regioni europee e’ stata sottolineata dal
presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo.
“Le regioni – ha detto il presidente – con i fondi quasi
residuali destinati ai programmi della Cooperazione territoriale
transnazionale (meno del 2% degli stanziamenti dei Fondi
strutturali), e della Politica di prossimita’, hanno ottenuto
importanti risultati: migliaia di progetti presentati sui bandi
dei principali programmi (MED, ENPI etc), con altre migliaia di
partner transnazionali (4/6 per ciascun progetto fra universita’,
imprese, associazioni, enti locali, camere di commercio etc), con
alte percentuali di idoneita’ giudicate da rigidi nuclei di
valutazione. Purtroppo ne sono stati finanziati solo qualche
centinaio,realizzati con gli esigui fondi disponibili. Questi
soggetti- ha affermato Lombardo – che hanno creduto nell’Europa,
non vanno ulteriormente delusi.In particolare quelli della sponda
sud, cui bisogna assicurare l’immediato rifinanziamento dei
progetti giudicati idonei. E’ necessario puntare su questa rete
per infittirla e costruire su di essa, a partire dal basso con i
partenariati diffusi, una politica mediterranea dei territori, dei
soggetti regionali e locali e delle societa’ civili.
fi/mpf
091627 Dic 11 NNNN
(Regione Sicilia)