Udinese-Catania 2-2: pareggio che sa di beffa

La partita di Udine si rivela una vera e propria beffa per il Catania che pareggia 2-2 ma subisce la seconda rete proprio durante l’ultimo minuto di recupero; copione già verificatosi nella prima giornata di campionato contro la Roma, che segnò il pareggio decisivo nei minuti finali.

di Daniele Urzi’

La partita di Udine si rivela una vera e propria beffa per il Catania che pareggia 2-2 ma subisce la seconda rete proprio durante l’ultimo minuto di recupero; copione già verificatosi nella prima giornata di campionato contro la Roma, che segnò il pareggio decisivo nei minuti finali. Evidentemente è un problema che Maran dovrà attenzionare, dato che già sono quattro i punti persi per lo stesso motivo. I rossazzurri hanno interpretato la gara male nel primo tempo, complice uno schieramento che non ha permesso ai giocatori più qualitativi di esprimersi al meglio. Onestamente il 3-5-2 che ha ben funzionato domenica scorsa contro la Juventus, in questa gara non è stato impeccabile. Anzi direi un po’ forzato; Maran mette Biagianti al posto di Barrientos; il fiorentino non ha le stesse qualità dell’argentino. Ci si aspettava qualcosa in più da Almiron, apparso abbastanza stanco e fuori condizione. Gomez con questo modulo è molto penalizzato. Quando parte largo sulla fascia per poi accentrasi è molto più pericoloso; quando gioca più vicino a Bergessio non sembra creare così tanti pericoli. Per il primo tempo abbiamo assistito ad un Catania poco propositivo; tra le linee mancava l’uomo dell’ultimo passaggio che poteva essere sicuramente Almiron. La difesa a tre con Rolin Spolli e Bellusci schierata inizialmente è  una difesa poco affiatata. E viste le non perfette condizioni psico fisiche di Capuano apparso un po’ spaesato su quella fascia, il 3-5-2 non era il modulo più congeniale oggi al Catania. Subito il primo gol su rigore nel primo tempo, dubbio il contatto tra Spolli e Badu, trasformato dal solito Di Natale, nel secondo tempo Maran decide giustamente di cambiare qualcosa e ritorna con la difesa a quattro, togliendo Bellusci per Castro, arretrando Izco terzino destro. Il Catania cambia passo, gioca meglio, la manovra è più fluida e trova la rete, anche in maniera fortuita, proprio con Castro, che sigla il primo gol in maglia rossazzurra. Da sottolineare che in questi frangenti Bergessio ha sfiorato più volte il gol prima con un bel diagonale e poi di testa su un bel cross di Izco. Il Catania passa anche in vantaggio a cinque minuti dalla fine del match con una splendida punizione di Lodi; quando i giochi sembravano ormai fatti è arrivata l’ennesima distrazione nei minuti finali, con Di Natale che infila Andujar, per il 2-2 finale.  Finisce questo ciclo di ferro domenica prossima contro la Lazio del sorprendente Petkovic. Urgono tre punti per respirare.