Non voglio sembrare disfattista, ma non vedo nessun negoziato su nessun tavolo. Per questo adesso serve un’iniziativa collegiale a livello internazionale. Non saranno azioni singole a convincere Vladimir Putin a trattare”. Lo dice il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervistato dal quotidiano “La Stampa”.
“La pace si costruisce prima di tutto sulla base delle esigenze dell’Ucraina” aggiunge l’esponente grillino. “Fin quando non riusciremo a fermare la guerra sono il primo a dire che, come comunità internazionale, dobbiamo fare tutti di più. E lo dico per prima cosa ai miei colleghi europei, perchè siamo noi per primi a dover sentire questa responsabilità. Adesso la priorità assoluta dev’essere mettere fine alle ostilità. Nel frattempo, è essenziale programmare la fase postbellica”.
Di Maio, parlando della crisi alimentare provocata dal blocco dei porti ucraini, ha detto che “tutti gli studi fatti dimostrano che c’è un solo modo per superare la carenza di grano e cereali: creare un corridoio protetto per consentire di trasportare il grano via mare dalle coste ucraine”. “La Russia, se continua a bloccare lo sbocco sul mare, sarà responsabile di nuove guerre. Deve dimostrare di voler collaborare consentendo questo corridoio attraverso il Mar Nero” spiega ancora Di Maio.
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