RAPALLO (ITALPRESS) – “Non commento le decisioni degli altri Paesi, la nostra Costituzione ci impone dei caveat alle armi che inviamo, che possono essere utilizzate per difendere l’Ucraina, e non per attaccare altri Paesi”. Così Guido Crosetto, ministro della Difesa, intervenendo al convegno dei Giovani di Confindustria, in merito alla posizione degli Usa all’utilizzo in territorio russo delle armi inviate all’Ucraina. Poi sottolinea che su questo tema “c’è molta incertezza, io penso che non possiamo. A tutt’oggi, la posizione italiana è chiara. L’importante è dare aiuti per difendersi all’Ucraina, e negli ultimi mesi ciò è mancato”, anche perchè “l’economia russa si è trasformata in un’economia di guerra molto più velocemente di quelle europee”. Secondo il ministro “la guerra si ferma quando la Russia per almeno un giorno si ferma e non l’hanno fatto nemmeno per un minuto”. Sul tavolo di pace in Svizzera, cui la Russia non parteciperà, Crosetto sottolinea come “nulla va lasciato intentato, la speranza va coltivata anche quando sembra morta. Ho sempre detto che dobbiamo tenere aperti i canali per la pace, in questo momento c’è una nazione piegata e un popolo distrutto”. Ecco perchè “dobbiamo ripristinare l’idea che il diritto internazionale ha uno scopo, altrimenti vince il più forte. Noi abbiamo tutto il diritto a far vincere il diritto internazionale, l’Italia sta contrastando la legge del più forte”. All’interno di un nuovo ordine globale, prosegue Crosetto, “la parte difesa e sicurezza è la precondizione per contare”.
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