ROMA (ITALPRESS) – «Condanno senza se e senza ma la gravissima aggressione contro l’Ucraina, un attacco ai nostri valori di pace e democrazia e una palese violazione del diritto internazionale. L’Italia è unita in questa condanna e continuerà ad agire affinchè, in sede europea e internazionale, la risposta sia forte e incisiva. La priorità è il ritiro delle forze militari russe scongiurando ulteriori sofferenze alla popolazione civile». Così l’ex premier e presidente del M5S, Giuseppe Conte, al Corriere della Sera.
«Negli anni dei miei governi ho sempre sottoscritto ai Consigli europei il rinnovo delle sanzioni per la violazione degli accordi di Minsk. Il presidente Draghi sta giustamente portando avanti il confronto in sede europea. Le sanzioni alla Russia devono trovarci compatti e risoluti, perchè è impensabile modulare una risposta unitaria guardando alle rispettive convenienze dei vari Stati membri. Saremo all’altezza di questa nuova sfida solo se resteremo uniti e solidali all’interno dell’Ue».
“Cosa farei al posto di Draghi? Siamo usciti dalla fase più buia della pandemia con una reazione forte dell’Europa intera, nel segno del debito comune. Il conflitto porterà a gravi contraccolpi sul piano energetico e forti ricadute economiche. Non sprechiamo tempo. Lavoriamo subito per un piano di Recovery di guerra. Non possiamo transitare da una pandemia a una guerra lasciando famiglie e imprese ad affrontare uno tsunami con l’ombrello. Il Pnrr? Non va riscritto, al più rimodulato. Ora però serve un Energy Recovery che offra uno scudo a difesa di cittadini e imprese che non possono rimanere stritolati nella tenaglia di bollette e caro-prezzi insostenibili. Nessun ritorno all’austerità».
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