Sette operatori della ong statunitense World Central Kitchen, fondata dello chef Josè Andres sono state uccise in un raid aereo dell’esercito israeliano. Lo ha annunciato lo stesso Josè Andres, che su X ha scritto: “Queste persone sono angeli, World Central Kitchen è sconvolta nel confermare che sette membri della nostra squadra sono stati uccisi a Gaza in un attacco dell’Idf”. In una nota la ong ha spiegato che i cooperanti”provenivano da Australia, Polonia, Regno Unito, un cittadino con doppia nazionalità americana e canadese e un palestinese”. “In seguito alle notizie riguardanti il personale della World Central Kitchen a Gaza, l’Idf sta conducendo un esame approfondito ai massimi livelli per comprendere le circostanze di questo tragico incidente. L’Idf compie grandi sforzi per consentire la consegna sicura degli aiuti umanitari e lavora a stretto contatto con la WCK nei loro sforzi vitali per fornire cibo e aiuti umanitari alla popolazione di Gaza”, scrive in un comunicato l’Esercito di Israele. La Casa Bianca si è detta “afflitta” per la morte degli operatori umanitari della ong statunitense World Central Kitchen. Il premier dell’Australia, Anthony Albanese, ha confermato che uno degli operatori umanitari uccisi nell’attacco dell’esercito di Israele contro un veicolo della ong statunitense World Central Kitchen nella Striscia di Gaza era un cittadino australiano. L’organizzazione World Central Kitchen ha annunciato che sospende immediatamente il suo lavoro nella Striscia di Gaza in seguito al raid che ha ucciso sette dei suoi lavoratori avvenuto nella notte. “World Central Kitchen sospende immediatamente le operazioni nella regione. Presto prenderemo decisioni sul futuro del nostro lavoro”, afferma il CEO Erin Gore. L’Organizzazione conferma che sette dei suoi lavoratori sono stati uccisi in un raid contro il loro veicolo nel centro di Gaza la scorsa notte, dopo aver contribuito a consegnare cibo e altre forniture al nord della Striscia. In una dichiarazione, la WCK afferma che il suo personale “viaggiava in una zona non interessata al conflitto in due auto blindate marchiate con il logo WCK e un veicolo normale”. L’organizzazione afferma di essere stata colpita “malgrado il coordinamento dei movimenti con l’IDF”. “Questo non è solo un attacco contro il WCK, è un attacco alle organizzazioni umanitarie che si presentano nelle situazioni più terribili in cui il cibo viene utilizzato come arma di guerra. Questo è imperdonabile”, afferma Erin Gore, CEO di World Central Kitchen. L’IDF ha detto che sta “effettuando un esame approfondito ai massimi livelli per comprendere le circostanze di questo tragico incidente”, ma non ha detto se sia responsabile dell’attacco.
Foto: Ipa Agency
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