La morte di Maria Basso, 80 anni, risale al 16 dicempre del 2022. La vittima, che non era autosufficiente, è morta,è morta in una casa di cura di Aci Castello, in provincia di Catania, dove l’anziana risiedeva da circa quindici giorni.
La donna avrebbe provocato la morte di una prozia facendole ingerire del cibo che la donna non avrebbe dovuto mangiare (un piatto di spaghetti) dovendosi alimentare solo di omogeneizzati, facendo ricondurre il decesso a cause naturali per potere beneficiare dell’eredità di circa 500 mila euro che la donna aveva devoluto a un istituto salesiano.
La donna, il 9 dicembre del 2022, si è fatta sottoscrivere un testamento pubblico con cui, revocata ogni precedente disposizione, la istituiva quale unica erede universale. Un atto, contesta la Procura, firmato due giorni prima del “triste epilogo, allorquando, contravvenendo alle prescrizioni mediche, avrebbe portato fuori a pranzo l’anziana, facendole mangiare cibi solidi, a seguito della cui ingestione l’anziana sarebbe poi deceduta dopo giorni di sofferenze”, come si legge negli atti della procura.
L’accusa è stata contestata dalla Procura di Catania a una pronipote della vittima, che è stata arrestata da carabinieri della stazione di Aci Castello con il supporto di militari dell’Arma della compagnia di Acireale e di Asiago (Vicenza).
La donna è stata posta ai domiciliari, con l’uso del braccialetto elettronico, accusata di circonvenzione di incapace e omicidio aggravato.
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