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di redazione
Enna, 21 mag. – E’ stata condannata a 8 anni la romena
Joana Marin, accusata di aver ucciso e gettato in un cassonetto
la figlia appena partorita in casa dei coniugi presso cui
lavorava come badante. I datori di lavoro, Giovanni Scevole e
Rachela Pirrera, sono stati condannati rispettivamente a un
anno e nove mesi e a un anno e otto mesi, per concorso in
occultamento di cadavere. La sentenza e’ stata emessa dal Gup
del Tribunale di Enna, David Salvucci, a conclusione del
processo con rito abbreviato, a sette anni di distanza dai
fatti.
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