Twitter raddoppia la lunghezza dei messaggi: da 140 a 280 caratteri. “Un esperimento su alcune lingue, per consentire una maggior flessibilità nei messaggi”, secondo l’azienda. Lo comunica l’azienda, sottolineando che si tratta di un esperimento, che sarà condotto solo in alcune lingue: “Quando una persona twitta in inglese o in italiano si imbatte velocemente nel limite dei 140 caratteri e deve modificare il Tweet in modo che si adatti perfettamente. Qualche volta, deve cancellare qualche parola che trasmette un significato o un’emozione importante, o non cinguettare affatto. Ma quando un ragazzo giapponese Twitta nella sua lingua, non ha lo stesso problema: finisce di condividere il suo pensiero e ha ancora spazio a disposizione”.
Questo perché in lingue come il giapponese, il coreano e il cinese è possibile comunicare il doppio delle informazioni in un solo carattere, a differenza di quanto accade con italiano, inglese, spagnolo, portoghese, francese e tante altre.
La vera ragione del cambiamento è però un’altra: “Abbiamo visto che, in tutti i mercati, quando le persone non sono costrette a comprimere i propri pensieri in 140 caratteri e ne hanno ancora a disposizione, twittano di più”. È questo il punto, incrementare il traffico, eliminare una barriera obsoleta, facilitare la comunicazione.
Nel corso degli anni, oltre ai messaggi, sono arrivate le immagini e i video. Così, oltre al testo e al paratesto, che già includeva anche immagini (quella del profilo, quella dell’account, lo sfondo su cui compaiono i tweet), oggi si può inserire una foto o un filmato e taggare altre persone senza sottrarre preziosi caratteri al messaggio.
Ogni tweet ha un significato come tale, ma spesso rimanda anche ad altro, indica la strada a un mondo che non è Twitter, e contiene link di articoli, video, contenuti multimediali che l’uccellino blu non può gestire. E poi c’è l’hashtag, che proprio qualche settimana fa ha celebrato i dieci anni di vita.
Alla fine, anche con questo esperimento, il social network di Jack Dorsey non cambia identità più di quanto non abbia fatto nel corso dei suoi undici anni di vita, ispirandosi di volta in volta a Snapchat, Facebook, Instagram. Non ha ancora trovato un modello di business veramente credibile, in Borsa è costantemente in rosso, però a modo suo è rimasto fedele a se stesso. Ha solo spostato un po’ in là il limite che lo definisce.
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