A pochi giorni dall’incursione romana, che celebrava l’anniversario di “Amor Populi”, TVBOY torna a colpire a Milano con tre murales, che toccano temi di grande interesse nazionale e internazionale: “Killing Machine”, “I volta Gabbana” e “May we leave?”.
Si avvicina irrimediabilmente il 12 aprile, termine ultimo per la tanto discussa Brexit, e in assenza di un accordo interno al Paese, il “no deal” diventa un’ipotesi sempre più concreta, che secondo gli oppositori dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, avrà pesanti conseguenze sul piano economico. “May I leave?”, che nella sua
A poche metri dalla leader del Partito Conservatore, ad angolo con via Voghera, troviamo la “Killing Machine”. “La legge italiana stabilisce che la difesa è sempre legittima, e di conseguenza anche l’utilizzo delle armi. Ma avere più armi in circolazione porterà ad una sicurezza diffusa?” è il nuovo l’interrogativo che pone TVBOY in merito all’ipotesi, arrivata fino in Parlamento di rendere più facile l’acquisto delle armi.
Ma l’artista di origini siciliane, che oggi risiede a Barcellona, non perde il suo tono dissacrante, come dimostra l’opera “I volta Gabbana”. Nella Capitale della Moda, il murale affisso in via Ventimiglia, riprende in chiave ironica il dietrofront compiuto da Domenico Dolce e Stefano Gabbana, che si sono scusati con il popolo cinese dopo la pioggia di critiche per lo spot che doveva pubblicizzare un evento
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