sottoaperture

Tutela della filiera ittica, sequestrate 133 tonnellate di pesce

Si è conclusa lo scorso 6 gennaio l’operazione nazionale complessa denominata “e-fishing”, posta in essere allo scopo di verificare il rispetto delle vigenti disposizioni nazionali ed internazionali in materia di tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente marino, con particolare riferimento alla prevenzione e repressione degli illeciti connessi all’impiego di attrezzi da pesca non conformi e alla tutela delle specie oggetto del “fermo biologico”, nonché garantire la tutela del consumatore dalle frodi alimentari ed assicurare la qualità e la tracciabilità del prodotto ittico che trovava posto sulle tavole dei ristoranti e delle famiglie nelle trascorse festività.

Il focus dell’operazione, in linea con il Piano Operativo Annuale 2024 deciso nell’ambito dalla Cabina di Regia istituita presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, è stato incentrato a tutelare il prodotto ittico Made in Italy, scoraggiando pratiche illecite – anche informatizzate – finalizzate a carpire la buona fede del cittadino, danneggiare la risorsa ittica e a minare la concorrenza leale sul mercato tra gli operatori del settore. L’operazione condotta dalla Guardia Costiera si è concentrata quindi sull’attività di prevenzione e di contrasto, a livello nazionale, per individuare potenziali fattispecie illegali nel settore, che coinvolgano in particolare le importazioni e la commercializzazione di prodotti ittici provenienti da paesi terzi che, nel tempo – e in linea con il nome stesso che si è voluto attribuire all’operazione – si sono concretizzate anche attraverso nuovi canali non convenzionali utilizzati per l’attività di rivendita e la promozione di servizi di ristorazione, come l’e-market e le piattaforme social, al passo con lo sviluppo del mondo digitale.

Molteplici le attività poste in essere sia a terra che in mare, dalle donne e gli uomini della Guardia Costiera degli uffici dipendenti della Direzione Marittima di Palermo coordinate dal 12° Centro di Controllo Area Pesca della Guardia Costiera di Palermo, avente giurisdizione sul tratto di costa e di mare prospiciente dei Comuni costieri da Gela a Cefalù, incluse le Isole Pelagie, Pantelleria, le Egadi ed Ustica.

In particolare dopo attenta valutazione ed analisi dei dati raccolti sul territorio di competenza dal personale operante, sono stati espletati 966 controlli a vario titolo presso mercati ittici e rionali, esercizi di ristorazione, centri di distribuzione all’ingrosso e piattaforme logistiche, vettori stradali e ambulanti abusivi, nonché a bordo di unità da pesca in attività elevando 77 sanzioni amministrative per un valore complessivo di € 117.533 eseguendo 58 sequestri per un totale di oltre 133 tonnellate di prodotti ittici.

Solo nel Palermitano, durante tale operazione sono stati sequestrati circa 100 tonnellate di prodotto ittico la cui maggior parte, essendo stata dichiarata non idonea al consumo umano, è stata avviata alla distruzione.
Di seguito alcune delle attività più significative.

In diverse operazioni svolte nella città di Palermo presso aziende all’ingrosso si rinvenivano circa 30.000 kg di prodotti ittici vari con termine massimo di conservazione superato, in violazione delle procedure di autocontrollo previste dalla normativa HACCP. I prodotti venivano posti sotto sequestro e veniva contestualmente informata l’ASP per l’irrogazione della prevista sanzione amministrativa.

Nel popolare quartiere “Brancaccio” di Palermo, in due attività congiunte, personale della Guardia Costiera di Palermo e del Commissariato Polizia di Stato di Brancaccio Sperone, effettuavano attività mirata al contrasto della commercializzazione “abusiva su strada” pubblicizzata sulla nota piattaforma social Tik Tok. l’attività congiunta ha portato al sequestro complessivo di 535 Kg di prodotto ittico giudicato idoneo al consumo umano dal personale dell’ASP di Palermo e devoluto al banco alimentare della Sicilia occidentale con elevazione di sanzione amministrativa di €.1500,00. Inoltre il personale sanitario disponeva il rigetto in mare di 40 Kg. di astici rinvenuti durante l’attività di controllo ancora vivi e vitali.

Nel Comune di Carini, presso una piattaforma logistica si rinvenivano 32.340 Kg di prodotti alimentari vari scaduti, di cui 2.180 Kg di prodotti ittici. I prodotti in questione venivano posti sotto sequestro e veniva informata l’ASP per i discendenti provvedimenti sanzionatori.

Nel Comune di Santa Flavia, in un’operazione congiunta, militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porticello e della Compagnia Guardia di Finanza di Bagheria hanno rinvenuto all’interno di un deposito all’ingrosso circa 700 kg di prodotti ittici vari privi di tracciabilità e ulteriori 7.800 kg di prodotti ittici detenuti in violazione alle procedure previste dalla normativa HACCP. Tutto il prodotto ittico è stato posto sotto sequestro ed avviato alla distruzione. Al titolare è stata elevata una sanzione amministrativa di € 1500. Le violazioni alle procedure previste dalla normativa HACCP venivano segnalate all’ASP per l’irrogazione dei relativi provvedimenti sanzionatori.

A Lampedusa la Motovedetta CP 322 Guardia Costiera intercettava un motopeschereccio di nazionalità tunisina intento nell’attività di pesca in acque territoriali. Il motopesca veniva scortato in porto e dopo l’attività ispettiva il comandante dell’unità è stato deferito all’Autorità Giudiziaria (per violazione dell’art. 8 co.1 del D. Lgs. N. 04/2012) e il conseguente sequestro di 100 Kg di prodotti ittici vari e 2000 m di reti da pesca.

A Sciacca, militari del locale Ufficio Circondariale Marittimo congiuntamente a personale dell’ASP hanno ispezionato tre stabilimenti di lavorazione delle acciughe, nei quali si riscontrava in uno la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo previste nel manuale HACCP con conseguente l’irrogazione dei relativi provvedimenti sanzionatori e sequestro di 18 tonnellate di filetti di acciughe, e negli altri due la mancanza delle previste informazioni utili a garantire la rintracciabilità del prodotto con sequestro di oltre 2.000 Kg di acciughe ed elevata sanzione amministrativa di € 1.500 ai titolari.

A Mazara del Vallo all’interno dello stabilimento di un grossista, si rinvenivano circa 600 kg di prodotti ittici vari privi di tracciabilità. Gli stessi venivano posti sotto sequestro e destinati allo smaltimento, ed elevata sanzione amministrativa di € 1.500 al titolare.

Redazione

Recent Posts

Commercio illegale di specie ittiche: sequestrati 8.500 Kg di pesce

Nell’ambito di attività di controllo economico del territorio, i Finanzieri della Compagnia di Bagheria, congiuntamente…

10 minuti ago

Sabotaggi contro B&B, banda di Robin Hood colpisce in tutta Italia “Stop affitti brevi”

“Stop affitti brevi – Santanchè vogliamo risposte”. Scrivono così gli attivisti anonimi della Banda di…

13 minuti ago

Stroncato traffico di droga a Caltanissetta, 8 misure cautelari

Gli agenti della Polizia di Stato di Caltanissetta hanno eseguito otto misure cautelari per associazione…

14 minuti ago

Meteo Sicilia di sabato 11 e domenica 12 gennaio

Sabato: Tempo stabile sia al mattino che al pomeriggio con cieli per lo più sereni…

19 minuti ago

BOLLO AUTO 2025, salti questa data e ti addebitano 3 volte l’importo: purtroppo non c’è soluzione | Devi annotarla subito

Allarme bollo auto: se non rispetti questa data, lo devi pagare tre volte Il bollo…

35 minuti ago

Se sei nato quest’anno la spesa non la paghi tu: altro che la Carta dedicata a te, così mangi quello che vuoi e non paghi 1 centesimo

La spesa alimentare per loro sarà del tutto gratis: i più fortunati sono nati quest'anno…

3 ore ago