Turismo, Stancheris: ‘In assessorato ho trovato il nulla’

di Silvia Iacono

In una intervista in esclusiva per Sicilianews24 l’assessore regionale al Turismo Michela Stancheris sottolinea le luci e le ombre dell’organizzazione del Turismo in Sicilia. Poco si e’ fatto finora e molti sono i progetti per rilanciare il territorio siciliana e il turismo.

Quali sono i passi che il Governo regionale vuole fare per affrontare la problematica del turismo in Sicilia?
“Io quando sono arrivata in questo assessorato ho trovato il ‘nulla’. L’idea che è stata sempre portata avanti in questi anni è quella di fare eventi, ma non è passata l’idea di fare un managment complessivo del turismo in Sicilia. Io ritengo che i  movimenti da fare in questo settore devono essere in due direzioni. La prima è quella della gestione dall’alto dei fondi comunitari per creare una vera e propria industria del turismo; la seconda prende spunto da piccole iniziative promosse dal basso con bandi per i singoli comuni per creare sinergia nel territorio.
La Sicilia finora si è cullata di essere naturalmente votata al turismo, grazie al suo patrimonio artistico e paesaggistico. Questo però non ha fatto scattare delle vere e proprie politiche organiche per il settore del turismo. E’ necessario, inoltre che gli assessorati al turismo e alle attività produttive collaborino per miglioramento dell’intero settore. L’obiettivo è quello di offrire al turista un’isola pulita, con servizi, dove le spiagge siano pulite e siamo promossi i prodotti enogastronomici”.
Ma quale sarà la prima mossa per iniziare a cambiare le politiche del turismo siciliano?
“Io ho voluto iniziare a fare un portale informatico unico per la promozione turistica e un documento unico per la promozione del settore. In questo sito ci dovrebbe essere una parte istituzionale, una per il turista che possa commentare quello che trova nell’Isola, ma anche una che dia la possibilità all’imprenditore di promuovere ciò che fa. È necessario creare una rete attraverso la quale sia gli imprenditori che i turisti possano informarsi e promuovere la Sicilia anche in campo internazionale, per farla diventare competitiva come e di più della Turchia o del Marocco”.
Come verranno utilizzati i fondi europei nel settore del Turismo in Sicilia?
“Quando avrò a disposizione i fondi comunitari la prima cosa che voglio fare è un concorso web internazionale che lanci la Sicilia in rete. Siamo talmente indietro che non possiamo fermarci a fare piccole cose, dobbiamo fare qualcosa di moderno per il turista di oggi”.
Quali le mosse che verranno attuate nel breve periodo per incentivare il settore?
“Io sto lavorando anche sui piccoli target di turismo quello di alto livello. A ottobre ci sarà una fiera con buyers e blogger di siti solo di alto livello del settore, come ristoratori con tre forchette ed enoteche. Questo vuol dare l’idea che anche i turismo dei vip è sempre un settore che porta soldi e ha la possibilità di trovare delle eccellenze in Sicilia. Ma c’è anche il turismo sportivo per tutti coloro che vogliono conoscere il territorio siciliano e scoprirlo, come per esempio l’esplorazione dell’Etna. Oppure penso anche al turismo accessibile per i diversamente abili. Sto infatti organizzando un progetto pilota a Lampedusa”.
Quale iniziative turistiche verranno promosse la prossima estate?
“Ci sono in cantiere delle iniziative per finanziare tutte le attività turistiche nei Comuni siciliani che vogliono attuare nel loro territorio. Tra una decina giorni uscirà sulla Gazzetta Ufficiale un bando per tutti i Comuni che vogliono realizzare rassegne estive o altre che valorizzino sempre il territorio dal punto di vista turistico”.
Perché per ora sono bloccati i fondi comunitari per sostenere il turismo in Sicilia?
“In passato sono stati spesi i fondi senza i criteri che  rispettassero le direttive comunitarie. Io stessa ho bloccato il pagamento dei fondo Comunicazione perché c’erano informative atipiche. Nel frattempo ho chiesto che il servizio di Programmazione dei fondi della Regione siciliana sbloccasse quei soldi che non sono stati spesi per rifinanziarli subito. Attualmente sono partiti da poco tempo di 27 distretti turistici che hanno a disposizione i soldi per raggiungere l’obiettivo indicato da ognuno di essi. Ho anche fatto ripartire il concorso per guide turistiche che era bloccato da due anni”.