Trump in galera? Lo vogliono i trumpisti “Così vince a novembre…”
di Stefano Vaccara
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “In galera!”. Si sentono queste grida fuori il tribunale dove sta avvenendo il processo più importante d’America, a New York. Già, se alla fine del processo per i soldi dati alla porno star “Stormy Daniels” Donald Trump venisse ritenuto colpevole e subito arrestato? “In galera!” continuano a gridare, ma ci accorgiamo che chi lo fa sventola le bandiere MAGA (Make America Great Again) di Trump. Ma che significa? A quanto pare alcuni dei suoi sostenitori accampati fuori dal tribunale di Downtown Manhattan sarebbero contenti e soddisfatti dell’arresto del tycoon. E’ possibile? Martedì incamminandoci verso il tribunale e attraversando Chinatown, scorgiamo un poliziotto che spinge un ragazzo ammanettato verso il tribunale dove proprio in quel momento l’ex presidente sta ascoltando la testimonianza “a suo favore” dell’avvocato Robert Costello (per anno difensore dell’ex sindaco Rudolph Giuliani che però ora gli deve milioni di dollari in parcelle non pagate…). Vediamo posteggiato, come sempre, l’autobus della NYPD “Correction”, quello che serve per trasportare i carcerati in tribunale o, quando gli imputati in un processo sono ritenuti colpevoli e condannati alla galera, a trasferirli in prigione.
C’è la solita fila di televisioni collegate con il mondo, con gli anchor ben truccati che trasmettono in diretta quel poco che trapela dall’aula (le telecamere dentro sono vietate). Poi, davanti al tribunale, sentiamo di nuovo forte il grido provenire dai trumpisti: “Trump in galera!”. Andiamo a capire il perché e ci dicono senza esitazione: “Certo, così Trump aumenterebbe di almeno dieci punti nei sondaggi il distacco da Biden e vincerebbe a novembre”. E cosa succederebbe se Trump fosse ancora in galera al momento della vittoria? “Sarebbe il primo presidente della storia degli USA a governare dalla prigione. Ci sarebbe la fila ogni giorno di sostenitori per andarlo a trovare, il Secret Service lo proteggerebbe, sarebbe magnifico…”.
– Foto Stefano Vaccara –