Truffa ecobonus: in manette 4 impiegati di un istituto di credito
Disposto un provvedimento di sequestro preventivo per circa 1,7 milioni di Euro, nei confronti di quattro persone fisiche e di un istituto di credito, nell’ambito di un’indagine condotta nel settore dell’indebita percezione di bonus edilizi.
La Guardia di Finanza ha scoperto un sistema fraudolento ideato per lucrare sui benefici fiscali introdotti dal decreto Legge 34 del 2020 – cosiddetto decreto “Rilancio” e successive integrazioni – hanno avuto origine dall’approfondimento di alcune anomale movimentazioni di denaro, consistenti in giroconti bancari disposti dagli stessi indagati a favore di conti correnti esteri loro riconducibili, adducendo quale causale dell’operazione “accredito per cessione crediti d’imposta”.
I militari hanno quindi riscontrato come gli ingenti flussi finanziari, ammontanti ad oltre 800.000 Euro, provenissero, a loro volta, da un istituto di credito che aveva monetizzato ad alcuni contribuenti i crediti delle agevolazioni fiscali riconducibili ai cc.dd. “ecobonus – sismabonus – bonus facciate – bonus recupero patrimonio edilizio”, ceduti tramite la piattaforma denominata “cessione crediti” dell’Agenzia delle Entrate.
Le indagini, i sopralluoghi e complessi accertamenti bancari, hanno reso possibile la ricostruzione di ulteriori ingenti crediti, ottenuti dall’inserimento nei sistemi informatici di mendaci dichiarazioni, appositamente predisposte dagli indagati al solo scopo di ottenere i vantaggi fiscali messi a disposizione dallo Stato per la ristrutturazione del patrimonio edilizio.
I fittizi crediti fiscali così artatamente creati, quindi, venivano ceduti dagli indagati ad un istituto creditizio, per la successiva monetizzazione, arrivando persino a frazionare l’ammontare complessivo, attraverso plurime cessioni, con l’intento di eludere la normativa antiriciclaggio.