Una truffa ai danni delle assicurazioni attraverso un meccanismo ben collaudato che durava già dal 2017, a scoprirlo i carabinieri dopo indagini e riscontri con l’operazione denominata “Dirty Cars”.
Il Gip presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura, ha quindi emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 16 persone: per tre di loro (C.G. ,32 anni C.C. ,33 anni, e C.A , 26 anni) sono scattati gli arresti domiciliari, sette sono stati sottoposti all’obbligo di dimora, sei all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Tra i destinatari della misura cautelare ci sono anche un dipendente della polizia e uno dei carabinieri.
L’accusa per tutti è di furto, riciclaggio, truffa alle assicurazioni. Il sistema criminale scoperto operava tra Palermo e Villabate e fruttava lauti guadagni.
Le indagini hanno svelato le dinamiche di un sistema collaudato da un gruppo di persone che si occupava del riciclaggio di auto che venivano rubate nella provincia di Napoli e successivamente rinvenute a Palermo.
Le auto di lusso (Ferrari, Porsche, Range Rover e Audi) venivano acquistate e intestate a soggetti terzi e dopo averle assicurate ne simulavano il furto, che veniva regolarmente denunciato alle forze dell’ordine e alle compagnie assicuratrici per la riscossione del risarcimento.
Le auto venivano puntualmente ritrovate reimmatricolate e rivendute attraverso concessionarie compiacenti.
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