Trionfo di Gola, il dolce del Gattopardo sembra un panettone sfarzoso e barocco I Dentro c’è di tutto
Trionfo di Gola, il dolce amatissimo del Gattopardo. Sembra un panettone, ma è molto di più. Tutti i profumi della Sicilia racchiusi in esso.
Se parliamo della regione Sicilia dobbiamo metterci in testa fin da subito che stiamo nominando un luogo meraviglioso, ricco di fascino, storia e mistero, ma anche di sapori e profumi degni di nota. Percepirli anche da lontano quando si chiudono gli occhi è un vero incanto. Chiaramente poi è tutt’altra cosa assaggiare un dolce tipico siciliano.
A Natale che ne sono tantissimi da provare e le nonne sono al lavoro da tempo per prendere per la gola i propri nipotini. La letteratura è piena di racconti e romanzi ambientati in Trinacria e uno dei più famosi che gode di una trasposizione cinematografica è Il Gattopardo. Ora si attende una nuova versione su Netflix.
Durante i vari pasti si è notato un dolce in particolare, che ha molto incuriosito chi ha amato il film. Parliamo del trionfo di gola. Era particolarmente amato dalle contessine ed è stato citato dall’autore Tomasi di Lampedusa durante il banchetto del Gran Ballo. Esteticamente ricorda un panettone ma si tratta di qualche cosa di unico e speciale e ben più ricco.
Il trionfo di gola e la sua genesi
Possiamo dire che esso sia un autentico trionfo di sapori e colori della Sicilia. Nonostante sia ritenuto un dolce Barocco e alquanto peccaminoso è nato dalle sapienti mani delle monache. Originariamente il trionfo di gola, come possiamo leggere nel libro I Segreti Del Chiostro di Maria Oliveri, veniva preparato a forma di cono.
Inoltre era un mix perfetto di crema di latte, pistacchi, gelatina di albicocche e frutta candita. Dulcis in fundo, come una sorta di ciliegina sulla torta, mettevano un’albicocca di marzapane. Le ordinazioni erano tantissime e provenivano da gente facoltosa. Del resto era molto caro da comperare. Lo era per gli ingredienti che erano necessari per realizzarlo. Oggi non è più così.
Il modo per prepararlo
Tuttavia siamo a conoscenza della ricetta segreta per prepararlo grazie alla stessa Oliveri. Partendo dagli ingredienti vi sveliamo che avremo bisogno di una sagoma di diametro di 20 cm, 500 g di pasta reale e 150 g di frutta candita a piacere. Dovremo poi aggiungerci se ci va un liquore, meglio tipo Maraschino, e una crema bianco mangiare.
Il dolce viene assemblato formando una piccola piramide che poi viene decorata con la frutta candita. La base invece è composta di pasta reale e a cui si alternano strati di pan di sagna sbriciolato, strati di crema di ricotta e per ultima frutta secca. Infine, dovremo dare con le mani la forma di un cono rovesciato che va decorato sempre con frutta candita.