Cronaca

Trentacinque mila multe con vizio di notifica annullate: comune condannato

Trentacinque mila multe con il vizio di notifica, giudice di pace annulla cartella esattoriale e condanna Comune di Palermo al pagamento delle spese di lite. E’ stato pubblicato, lo scorso 6 giugno, il primo dispositivo di sentenza del Giudice di Pace di Palermo, che ha visto accogliere i ricorsi individuali e collettivi presentati dall’Unione dei Consumatori contro migliaia di cartelle esattoriali per sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada.

Ricorso collettivo contro Comune e Serit

Lo scorso marzo l’Unione dei consumatori ha depositato il primo ricorso collettivo contro Comune di Palermo e Serit, impugnando le cartelle di pagamento di quelle multe, emesse tra il 2011 e il 2015, viziate perchè notificate da un centro postale privato: il consorzio Olimpo.

Alle multe “viziate” seguiva, nel 2015, un’avviso bonario di pagamento con il quale l’Amministrazione di Palermo chiedeva il pagamento delle multe non ancora incassate  e, inoltre, intimava al pagamento entro 10 giorni, pena l’emissione delle cartelle esattoriali con ulteriore aggravio di spese e sanzioni.

Giudice di Pace annulla integralmente le cartelle

Nella sentenza, il Giudice di Pace oltre ad avere annullato integralmente la cartella di pagamento ha condannato il Comune di Palermo alla soccombenza nelle spese di lite, una sentenza che potrebbe costare centinaia di migliaia di euro alle casse comunali.

Per il presidente dell’Unione de Consumatori Manlio Arnone: “Su questa vicenda sin dall’inizio abbiamo assunto una posizione netta che ci ha portato al successo grazie al lavoro di squadra, sono stati tanti i cittadini che ci hanno dato fiducia, il Giudice con questo dispositivo di sentenza ha dimostrato grande capacità e coraggio nel voler tutelare i diritti dei cittadini, è importante ricordare a coloro che hanno ricevuto  le cartelle esattoriali che possono tutt’ora rivolgersi a noi per avviare il ricorso; infatti, grazie all’opposizione all’esecuzione, ex 615 c.p.c., i canonici termini di opposizione (30 e 60 gg) non operano e quindi anche cartelle ricevute mesi fa sono ancora opponibili”.

L’avvocato Francesco Lo Faso del foro di Termini Imerese che ha depositato il ricorso collettivo aggiunge: “Non posso che manifestare grande soddisfazione e sottolineare come il sistema Giustizia, nonostante le criticità a tutti note, abbia funzionato egregiamente dando risposte celeri e concrete, così alleviando i disagi denunciati dai cittadini”.

L’Unione dei Consumatori informa che chi non ha pagato la cartella esattoriale può presentare ancora ricorso, per informazioni www.unionedeiconsumatori.it – tel. 091/9767830 – linea dedicata al ricorso cartelle esattoriali 091/8439038 – mail info@unionedeiconsumatori.it.

Redazione

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