Trenitalia, nuovo contratto in Sicilia vale 1,2 miliardi

Trenitalia, nuovo contratto in Sicilia vale 1,2 miliardi: sul tavolo della trattativa garanzie per i pendolari. Migliorare la qualità del servizio ferroviario, ascoltando le richieste e i suggerimenti di coloro che giornalmente utilizzano i treni in Sicilia.  Con questo scopo, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha incontrato ieri mattina a Palermo i rappresentati delle associazioni dei consumatori e degli utenti più rappresentative nell’Isola.

Una riunione propedeutica alla firma del nuovo contratto di servizio decennale con Trenitalia che vale 1,2 miliardi di euro. Intorno allo stesso tavolo, anche l’assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone, i dirigenti del Dipartimento regionale, Fulvio Bellomo e Carmen Madonia, con Manfredi Zammataro (Centro per i diritti del cittadino), Carmelo Calì (Confconsumatori), Giosuè Malaponti e Loredana Vecchio (Comitato pendolari siciliani).

Trenitalia, nuovo contratto con regole chiare e semplici

“Negli ultimi anni ho viaggiato spesso in treno, – ha detto Musumeci – per cui ho una serena consapevolezza del dramma dei pendolari, in particolare per ciò che concerne la qualità delle carrozze. Non consentiremo più disfunzioni e nel caso in cui non vengano rispettate le condizioni previste si procederà con l’applicazione di pesanti penali”.

Nel corso dell’incontro, da parte di tutte le associazioni presenti, è emersa l’esigenza che nel contratto siano previste regole chiare e semplici, che sia assicurata una maggiore e più tempestiva informazione agli utenti, utilizzando anche le moderne tecnologie, in caso di ritardi o soppressione dei treni. Per i comitati dei pendolari, il sistema, fino a ora, è stato scollegato dalle esigenze degli utenti e Trenitalia non ha mai ascoltato i suggerimenti delle associazione degli utenti.

Trenitalia, nuovo contratto con penali più elevate

All’unisono è stato richiesto anche che le penali siano più elevate (e destinate a servizi aggiuntivi per i passeggeri), al pari di quelle previste in altri contratti di servizio nel resto d’Italia, oltre a un monitoraggio costante e continuo sulla puntualità e l’efficienza dei treni. Un servizio che si avvicini, insomma, il più possibile a quello di altre Regioni. Emersa anche l’esigenza di incontrare i vertici di Rfi per chiedere investimenti che potenzino la rete ferroviaria nell’Isola.

“L’obiettivo – ha concluso il presidente Musumeci – è un’intermodalità treno-gommato che preveda la presenze delle autolinee per servire quelle aree sprovviste di strutture ferroviarie”.