Traversata Stretto di Messina: l’impresa di Cristina affetta da SM

Traversata Stretto di Messina. E’ in programma per oggi, giovedì 21, l’impresa di Cristina Guidi, 36 anni, persona con sclerosi multipla, che sarà protagonista della traversata dello Stretto di Messina. Romana, Cristina è uno dei tre volti del video che l’AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, ha realizzato per i 50 anni dell’associazione che si celebrano quest’anno.

“Il nuoto è diventata una passione in concomitanza con la diagnosi della SM” ha detto Cristina. “La mia passione è cresciuta giorno dopo giorno. Ogni giorno continuo a nuotare, cerco nuove sfide in acqua perché mi fa sentire bene sia fisicamente che mentalmente. All’inizio in piscina mascheravo i segni sulle gambe con una grande goffaggine: parlare della malattia non era facile. Oggi non mi fermo di fronte a niente: voglio attraversare a nuoto lo stretto di Messina”.

Traversata Stretto di Messina: iniziativa per sensibilizzare sulla lotta contro la sclerosi multipla

Si tratta di una traversata non competitiva di gruppo: una trentina di persone provenienti da tutta Italia proveranno ad attraversare lo stretto, condizioni meteo permettendo. Come spiega Luciano Vietri, organizzatore della traversata, del sottogruppo di Cristina farà parte anche Emanuele Mari di Comacchio (Ferrara) che proverà una doppia traversata (andata e ritorno) dedicandola sempre alla sensibilizzazione della sclerosi multipla.

Partenza alle ore 8.30 da Resort capo Peloro. In acqua alle 9.30, in contrada Punta Faro, e arrivo previsto dopo circa un’ora e mezza. L’organizzazione è dell’associazione Asd “Nuotando con amore” di Roma e dell’associazione “Baia diGrotta” di Messina, in collaborazione AISM ed il supporto della Capitaneria di Porto. La Federazione italiana cronometristi certificherà la traversata.

Cosa si sa della SM

La sclerosi multipla è una grave malattia del sistema nervoso, che può colpire in qualsiasi momento e in qualsiasi parte del corpo. È una malattia cronica e progressivamente invalidante: può esordire a ogni età, ma viene per lo più diagnosticata tra i 20 e i 40 anni.

Nessun caso di SM è uguale a un altro. I sintomi sono diversi e variabili, e se ne contano più di trenta, come disturbi visivi, difficoltà nella coordinazione dei movimenti, perdita di equilibrio, riduzione della forza muscolare, delle sensibilità, dolore e disturbi cognitivi. Non esiste ancora una cura definitiva.

AISM è il punto di riferimento più autorevole e più vicino a tutte le persone con SM, i loro familiari, gli operatori sanitari e sociali.

La nostra sfida è garantire a chi affronta ogni giorno la sclerosi multipla la possibilità di realizzare il proprio progetto di vita. Qualunque esso sia.

Ogni attività, ogni iniziativa dell’Associazione nasce dall’ascolto diretto e costante dei bisogni delle persone con SM. Le accompagniamo accogliendole, orientandole, supportandole, cercando di essere un punto di riferimento concreto, attento e sempre presente.

La nostra sfida è garantire a chi affronta ogni giorno la sclerosi multipla i progressi di una ricerca scientifica capace di cambiare concretamente la loro realtà di vita.

L’attività dell’AISM

Dal 1998 AISM è affiancata dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM), che orienta, promuove e sostiene la ricerca innovativa di base e applicata, finalizzata al miglioramento della qualità della vita e delle terapie e, nel lungo termine, all’individuazione di una cura risolutiva per la sclerosi multipla. FISM è il primo ente privato per finanziamenti della ricerca sulla SM e il terzo nel mondo, secondo solo alle associazioni statunitense e canadese, e al pari di quella inglese.

La nostra sfida è garantire a chi affronta ogni giorno la sclerosi multipla il diritto di essere protagonista attivo nella comunità in cui vive.

Rappresentare e affermare i diritti per noi significa sostenere la salute, la qualità di vita, la piena inclusione sociale delle persone con SM. La facciamo promuovendo la cultura dei diritti, ma anche con azioni specifiche in ambiti che hanno un’importanza determinante: lavoro, presa in carico individualizzata socio-sanitaria, accertamenti della disabilità, inclusione sociale, accesso ai farmaci, informazione, riabilitazione, come espresso nell’Agenda della SM 2020.