Trattativa Stato-Mafia, per i Pm: “l’immunità è solo il Re”

Le conversazioni telefoniche dell’ex ministro Nicola Mancino intercettate su mandato dei pm di Palermo nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia sono state 9.295.

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di redazione

Le conversazioni telefoniche dell’ex ministro Nicola Mancino intercettate su mandato dei pm di Palermo nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia sono state 9.295. Di queste ‘solo 4 hanno riguardato sue interlocuzioni’ col Capo dello Stato. Lo si legge negli atti depositati alla Consulta dalla Procura di Palermo, che, nel conflitto tra poteri dello stato sollevato dal Quirinale, si è costituita, argomentando che se il capo dello Stato avesse ‘un’immunità assoluta’ e ‘gli si riconoscesse una totale irresponsabilità giuridica anche per i reati extrafunzionali’, questo coinciderebbe con la ‘qualifica di ‘inviolabile’ che caratterizza il Sovrano nelle monarchie’. Tradotto vuol dire: ‘l’immunità è solo per il re

E’ stata la stessa Corte Costituzionale, nell’ordinanza con cui ha ammesso il ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, a richiedere alla Procura di Palermo quante siano state le conversazioni di Napolitano indirettamente captate e in che date sono avvenute. Gli atti depositati dalla Procura di Palermo riferiscono che le telefonate effettuate da Mancino sono state registrate in un arco di tempo che complessivamente va dal 7 novembre 2011 al 9 maggio 2012: sei le utenze messe sotto controllo. ‘Deve essere sottolineato – si legge negli atti depositati dalla Procura di Palermo ‘ che le conversazioni con il Presidente della Repubblica non hanno mai formato oggetto di deposito che determinasse la possibilità della conoscenza ad opera di qualsivoglia parte processuale’.

Sulla vicenda interviene oggi il Procura Capo Di Palermo Francesco Messineo:  ‘Non c’è stata nessuna intercettazione ma solo un ascolto occasionale. Noi riteniamo che nel nostro regolamento non vi sia nessuna possibilità per il Pubblico Ministero di distruggere direttamente le intercettazioni perche’ sarebbe una vera e propria rottura del sistema. Io ‘ ha concluso ‘ sarei stato non dico felicissimo ma felice di trovare nel sistema una norma per poter distruggere queste intercettazioni. Il punto è che attualmente, la norma non c’è’.