Trattativa Stato-Mafia il processo resta a Palermo
Roma – E’ inammissibile il ricorso presentato in Cassazione per chiedere il trasferimento del processo sulla trattativa Stato-mafia attualmente in corso davanti ai giudici della seconda corte d’assise di Palermo. Lo ha sostenuto il procuratore generale, Eduardo Scardaccione, nell’udienza di questa mattina in camera di consiglio davanti ai giudici della sesta sezione penale della Cassazione. Per il pg il ricorso presentato da tre dei dieci imputati del processo e’ inammissibile e per questo il processo deve continuare a svolgersi a Palermo
La richiesta di trasferimento, che lamenta un’incompatibilita’ ambientale e pericoli per la sicurezza, e’ stata avanzata dai tre ufficiali dell’arma dei Carabinieri, Antonio Subranni, Mario Mori e Giuseppe De Donno, imputati con l’accusa di aver compiuto una trattativa con la mafia al fine di far terminare la stagione delle stragi. Anche l’avvocato dello Stato, che rappresenta la presidenza del Consiglio dei Ministri, ha chiesto il rigetto del ricorso. La decisione dei giudici della sesta sezione penale della Cassazione e’ attesa per oggi.