Trasporto illecito di rifiuti: multe salate e denunce per 5 persone
PALERMO – Giro di vite della polizia municipale sul trasporto e conferimento illecito dei rifiuti.
Pugno duro del Comune contro gli illeciti
Due giorni fa il sindaco Leoluca Orlando, dopo un vertice con il comandante Vincenzo Messina, aveva annunciato il pugno duro contro chi vanifica il lavoro compiuto dalla Rap, l’azienda di igiene urbana. Così sono stati incrementati i controlli sul territorio per una attività di repressione ancora più incisiva e potenziato di uomini e mezzi il nucleo Tutela decoro vivibilità ed igiene urbana diretto dal vicecomandante Luigi Galatioto.
I risultati non si sono fatti attendere. In due distinti interventi, in via Adria ed in viale Regione Siciliana, sono state denunciate 5 persone all’autorità giudiziaria, sequestrati tre veicoli, due motoape ed un ciclomotore e comminato sanzioni per violazioni al codice della strada ed alla normativa ambientale per un importo totale di oltre 13.000 euro. In via Adria all’angolo con via Merenda, strade adiacenti la via Aurispa, sono stati sanzionati due casi scoperti in flagranza.
Due casi scoperti in flagranza di reato
Nel primo, gli agenti hanno individuato un ciclomotore con a bordo due persone, identificate per F.R. e I.M. entrambi trentaduenni, che sversavano nel cassonetto destinato ai rifiuti urbani, due grossi sacchi di scarti di lavorazione di prodotti ittici. Allertato sul posto il titolare della ditta di prodotti ittici di cui si dichiaravano dipendenti, questi S.I. di 45 anni, non esibiva il formulario dei rifiuti su cui registrare il carico e scarico di questa tipologia di rifiuti destinati ad una specifica procedura di smaltimento, come previsto dalla normativa vigente.
Oltre alle sanzioni per violazioni della normativa ambientale, pari ad un totale di 3.200 euro, per mancanza di assicurazione e ripetuta omissione della revisione del ciclomotore, sono state applicate ulteriori sanzioni di 1700 euro ed il sequestro del ciclomotore.
Nel secondo intervento, ancora in via Adria, è stato identificato G.B. di 62 anni, mentre scaricava da una motoape all’interno del cassonetto, telai dismessi da porte, materiale legnoso ed un vecchio televisore; quest’ultimo è classificato come rifiuto Raee, un rifiuto di apparecchiature elettriche ed elettroniche che non può essere smaltito nei cassonetti di rifiuti urbani e finire in discarica perché pericoloso.
Anche in questo caso, oltre alle sanzioni per violazioni alla normativa ambientale sono state riscontrate violazione al codice della strada, per mancato possesso dei documenti di guida del conducente, ripetuta omissione della revisione del veicolo e mancanza di copertura assicurativa per un importo totale di 1.900 euro, oltre al sequestro della motoape utilizzata per il trasporto illecito dei rifiuti.
Infine, in viale Regione Siciliana, all’altezza di via Atenasio, nel tratto in direzione Catania, gli agenti hanno intercettato una motoape condotta da S.M. di 35 anni che trasportava un pesante carico composto da rifiuti di plastiche, imballaggi, cartoni, peraltro assicurato al cassone in modo approssimativo, a rischio di caduta sulla sede stradale. Gli agenti procedevano quindi alle sanzioni di oltre 5.000 euro per trasporto illecito di carico di rifiuti di peso limite trasportabile per la tipologia di rifiuto ed a quelle rilevate per violazioni al codice della strada: mancanza di assicurazione e contestuale sequestro del mezzo, ripetuta omissione della revisione per ulteriori 1.700 euro di sanzioni.
Denunciate cinque persone
Tutti e cinque responsabili delle violazioni ambientali sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. I controlli continueranno senza soste nei prossimi giorni. Il nucleo Tutela decoro vivibilità ed igiene urbana è stato potenziato dal Comandante di 14 unità, tra ufficiali e agenti e da quattro autovetture, al fine di incrementare i controlli sul territorio finalizzati alla individuazione dei responsabili dell’abbandono illecito dei rifiuti che deturpano il volto della città. I mezzi sequestrati sono stati affidati alla ditta Provolizzi.